Roma deve fare i conti anche con l’erba incolta che nei prati, ma anche ai bordi dei marciapiedi, diventa sempre più alta, fuoriuscendo – talvolta – anche dai sampietrini. In merito una certa insofferenza arriva dai presidenti di Municipio i quali se per un verso hanno la responsabilità della cura del verde pubblico, dall’altro lamentano di non aver fondi a sufficienza per eseguire i lavori in modo dignitoso. Una problematica, tra le tante, che non inoltre è esente da un complesso meccanismo burocratico.
La questione del verde pubblico e i fondi extra
Ora, alla luce di ciò, la Giunta guidata dal Sindaco Roberto Gualtieri al fine di arginare la problematica ha stanziato cinque milioni di euro extra, in aggiunta a quelli già deliberati, per una serie di interventi il cui obiettivo è “il miglioramento del decoro urbano”. Di questi cinque milioni, 2,8 sono destinati al dipartimento Tutela ambientale e serviranno per le operazioni di potatura dei parchi, nelle ville storiche e anche nelle aree verdi. Invece, 1,8 milioni saranno destinati al diserbo meccanico, vale a dire al taglio delle erbacce presenti sui marciapiedi. Le somme saranno distribuite in base alle competenze sia degli uffici capitolini sia di quelli territoriali. In particolare, 1,3 milioni andranno ai Municipi mentre 500 mila euro al dipartimento. Infine, 400 mila euro saranno destinati alle attività di indagine preparatorie, necessarie alla bonifica dei siti inquinanti.
Le parole dell’Assessora Alfonsi
Quella del verde pubblico è “una problematica che, tradizionalmente, si acuisce in questo periodo dell’anno”, dichiara l‘assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi aggiungendo poi che: “Ora stiamo individuando modalità gestionali più adatte, il bando che abbiamo ereditato, purtroppo operativo fino al 2024, aveva una previsione di spesa insufficiente”. Il riferimento è alla precedente amministrazione, quella della Raggi, che ha modificato le regole sul tema del quale si è tornato a parlare nel corso di questi giorni.
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