Roma. Il tema degli sgomberi resta più caldo e discusso che mai. A settembre, l’annosa questione delle occupazioni – decine di milioni di euro quelle che ogni anno il Viminale deve sborsare per risarcire i legittimi proprietari degli edifici occupati – comparirà all’ordine del giorno, mentre i primi interventi sono previsti a partire da ottobre. Non c’è dunque tempo da perdere e tali interventi ormai non sono più rinviabili. Rinvio che non è possibile anche in considerazione della Circolare con la quale, pochi giorni fa, il ministro dell’Interno Piantedosi ha ribadito la necessità di “dare ulteriore impulso all’attività di prevenzione e contrasto del fenomeno” in quanto le occupazioni degli immobili “concorrono a generare degrado urbano e ad alimentare la percezione di insicurezza nei cittadini”.
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Il piano delle operazioni di sgombero a partire da settembre
L’obiettivo – di ritorno dalle vacanze – è pianificare con una cadenza sistemica un piccola tabella di marcia seguendo il piano già elaborato nell’aprile 2022 dalla Prefettura. Partire con un primo sgombero immediato e poi, calendarizzare i successivi. Nel piano non mancano alcune rimodulazioni che vedono tra i 27 immobili da sgomberare anche edifici “cielo – terra”, che non sono trasformati esclusivamente in alloggi abitativi ma anche in spazi pseudo culturali. L’attenzione delle autorità è dunque tutta rivolta verso lo Spin Time di via Santa Crocee in Gerusalemme, sull’ex Maam e sul Museo dell’altro e dell’altrove in via Prenestina. Ma non solo.
Le occupazioni “storiche”
Infatti, in cima alla lista troviamo l’occupazione di via Lucio Calpurnio Bibulo 13, immobile del VII Municipio occupato dal 2005 e per il quale è stato emesso un decreto di sequestro preventivo già nell’ottobre del 2019. Invece, nel dicembre 2021 era stato chiesto un differimento dell’esecuzione del provvedimento di un anno, termine ormai abbondantemente scaduto. Inoltre tra le prime otto occupazioni “storiche” rientra anche quella su area demaniale di via Napoleone III che fa capo a Casapound. In questo caso, il decreto di sequestro è del maggio 2020.