L’incendio nel quale è morta la 76enne Anna Maria Palma ha lasciato sgomenti tutti gli abitanti del Pigneto a Roma. Un rogo scatenato da una o forse più candela accese in camera da letto, a causa di un black-out. I soccorsi sono stati veloci, ma purtroppo per l’anziana disabile non c’è stato nulla da fare. Vigili del fuoco, carabinieri e sanitari del 118 sono accorsi tempestivamente, e hanno portato fuori il marito della vittima, un 77 e il figlio di 51 anni, ma Anna Maria è stata trovata morta vicino al letto, dove si presume si sia sprigionato il fuoco.
L’allarme dei residenti e la corsa dei soccorritori
L’allarme è scattato domenica 16 aprile alle 21 e 30, quando diversi residenti del Pigneto hanno dato l’allarme per un incendio appartamento. Le fiamme alte e intense hanno fatto temere il peggio in quell’appartamento al secondo piano di una palazzina di sette. I soccorritori sono arrivati in breve sul posto e si sono fatti spazio in quella casa, dove sono riusciti ad entrare dopo aver sfondato il portoncino d’ingresso. Una volta dentro i carabinieri della Compagnia Casilina si sono trovati di fronte ai due uomini che avevano raggiungo il corridoio, mentre la 76enne, a causa dei suoi problemi di salute è rimasta imprigionata in camera da letto, dove è deceduta.
Il fuoco sarebbe stato provocato da candele
L’anziano e il figlio sono stati medicati dai sanitari del 118, ma a parte lo choc non hanno riportato ferite né sono rimasti intossicati. I Vigili del fuoco sono riusciti presto ad avere ragione di quel fuoco che, però, purtroppo non ha risparmiato Anna Maria forse perché troppo vicina al materasso che ha preso fuoco velocemente. Quando i militari sono riusciti a entrare nell’appartamento, infatti, hanno trovato il corpo della 76enne esanime, il materasso completamente bruciato dalle fiamme e poco distanti alcune candele che sarebbero state le cause del rogo.
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