Tentato omicidio e lesioni personali aggravate. Al termine di indagini certosine, svolte dagli investigatori della Digos, Polizia di Stato della Questura di Roma, stamattina, martedì 7 maggio, è stata eseguita ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di 4 persone, tutti appartenenti agli ultras della Lazio.
L’aggressione in un pub
Il provvedimento rappresenta l’epilogo dell’attività investigativa svolta a seguito dei fatti che si sono verificati il 10 gennaio scorso, a margine del derby di Coppa Italia Lazio – Roma, presso un pub dove, in tarda serata, si verificò una violenta aggressione da parte di un gruppo di soggetti nei confronti degli avventori del locale. Una circostanza nella quale rimasero feriti due giovani, per lesioni procurate verosimilmente con armi da taglio, uno con prognosi superiore a 40 giorni e l’altro con prognosi di 30 giorni, entrambi tifosi della Roma.
Le indagini della Digos
Le immediate attività di indagine effettuate dalla DIGOS capitolina, coordinate dalla Procura della Repubblica, essenzialmente basate sull’analisi delle immagini di videosorveglianza dell’area limitrofa al luogo dell’azione violenta, hanno permesso, in maniera precisa, di ricostruire esattamente il percorso degli aggressori, 6/7 persone che, dopo essersi radunate a circa 100 metri di distanza dall’obiettivo, hanno raggiunto il pub di interesse, hanno compiuto il raid violento e poi si sono dileguate su viale Angelico.
Gli ulteriori sviluppi investigativi, supportati dalle risultanze dell’analisi dei dati di traffico telefonico della zona interessata e dalle comparazioni di immagini sviluppate dalla Polizia Scientifica, hanno permesso di acquisire altri riscontri circa il probabile coinvolgimento dei 4 soggetti sottoposti a misura cautelare.
Domiciliari per tre ultras, divieto di dimora per il quarto
All’esito della complessa ed articolata attività di indagine effettuata, il GIP del Tribunale di Roma, su richiesta del Pubblico Ministero titolare, ha emesso un’Ordinanza di Custodia Cautelare disponendo gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico per tre indagati e il Divieto di Dimora nel comune di Roma (limitatamente ai municipi 1 e 2) per il quarto indagato.
Si soggiunge che quanto sopra esposto attiene alla fase delle indagini preliminari, per cui le persone arrestate sono da considerare non colpevoli fino al massimo grado di giudizio.