Prima quello che sembrava essere l’ennesimo incidente sul lavoro: un operaio ‘precipitato’ in una sorta di voragine in un negozio in ristrutturazione. Poi il giallo sull’infortunio e la scoperta: lui e i suoi colleghi ieri mattina, in via Innocenzo XI, stavano scavando un tunnel abusivamente, fino a quando improvvisamente qualcosa è andato storto. Prima la frana e l’uomo, 35 anni, rimasto incastrato per ore in quel tunnel, sepolto dalla sabbia, poi la fuga degli ‘amici’ che sono stati sorpresi mentre a tutta velocità si allontanavano dal luogo del crollo.
Banda del buco in via Innocenzo XI?
Avevano preso in affitto quel locale per dare il via a un’attività commerciale ancora non identificata. Ma è proprio da quel negozio, in via Innocenzo XI al civico 42, che i quattro (due romani e due napoletani con precedenti per droga e reati contro il patrimonio) hanno iniziato a scavare un tunnel in orizzontale, di una lunghezza di circa 5-6 metri. Gli uomini, che in realtà potrebbero anche far parte di una ‘banda del buco’ e quindi essere rapinatori, sono partiti dal piano seminterrato e da lì hanno iniziato a scavare la ‘galleria’, che va verso il centro della strada, senza riuscire ad arrivare oltre. Qualcosa, però, nella tarda mattinata di ieri è andato storto: il tunnel è crollato e uno di loro, un romano di 35 anni, è rimasto incastrato per 9 lunghe ore lì sotto, sepolto dalla sabbia.
Le indagini
“Per favore, datemi acqua e sigaretta”. Sono state queste le prime parole dell’uomo di 35 anni che ieri sera, dopo ore sottoterra, è stato estratto vivo da quel ‘cunicolo’. Lo stesso ‘cunicolo’ che lui e i suoi amici, sospettati di far parte della banda del buco, avevano creato. E mentre i Vigili del Fuoco lavoravano per salvarlo, in una corsa contro il tempo, i Carabinieri ieri hanno ascoltato i tre che erano con lui, che ora dovranno spiegare a cosa serviva quella galleria. Serviva per raggiungere le fognature per un possibile colpo? O era necessaria per nascondere qualcuno o qualcosa? Chi indaga sta percorrendo tutte le strade, nessuna pista è esclusa e le domande non hanno ancora risposta.
Due arresti
Quello che è certo, invece, è che sono scattati due arresti e due denunce. I due napoletani sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, mentre i due ‘colleghi’ romani denunciati per danneggiamento e crollo colposo. Ora le indagini proseguono per capire a cosa servisse davvero quel tunnel, quella galleria scavata sottoterra che si è trasformata in una ‘trappola’ per il 35enne rimasto incastrato.
Roma. Resta sotterrato nel tunnel scavato abusivamente: corsa contro il tempo per salvarlo