Ci avevano preso gusto e nell’arco di una quindicina di giorni hanno messo a segno diversi colpi tutti con le stesse modalità. Nel mirino dei malviventi l’ufficio postale di Tivoli Terme ma ieri le loro malefatte hanno conosciuto la parole fine. Bloccati dalla polizia due uomini, già noti alle forze dell’ordine, uno dei quali è stato arrestato mentre l’altro denunciato.
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La terza rapina alle Poste di Tivoli
L’ultimo raid in ordine di tempo è avvenuto ieri intorno alle 10 in piazza Bartolomeo della Queva 20. In questa circostanza, il rapinatore – con tanto di coltello a serramanico – ha intimato i dipendenti al fine di ottenere l’incasso e alla fine è scappato con circa 900 euro. Ad attenderlo un complice a bordo di Doblò. La loro fuga è però stata breve. Bloccati dai poliziotti di San Basilio in via di Tor Cervara, il malvivente- un uomo di 57 anni è stato arrestato- mentre il complice denunciato per favoreggiamento.
Ora, le indagini degli investigatori si sono concentrate sui colpi messi a segno precedentemente. Il primo è avvenuto lo scorso 10 maggio quando un uomo con volto travisato e cappuccio ha messo a segno il colpo alle Poste, al fine di farsi consegnare l’incasso dagli addetti. Poi la fuga a piedi. Pochi giorni dopo, il 18 maggio scorso, ecco che il copione di ripete: un’altra rapina viene messa a segno e sempre con il modus operandi pocanzi descritto. Stavolta però sembrerebbe che il malvivente avesse con sé un coltello e alla fine è riuscito a portarsi via 2mila euro. Infine, la rapina avvenuta ieri che gli è costato un arresto e la denuncia.
Le indagini
Le indagini delle forze dell’ordine sono scattate subito dopo la seconda rapina. Visionate le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’ufficio postale che hanno immortalato tutti i momenti dei colpi. Non si escludono, inoltre, eventuali connessioni con la “banda delle parrucche” che nel mese di maggio ha colpito più volte tra Roma e provincia.
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