Nuova delusione per i cittadini di Roma: la viabilità non viene incrementata e la periferia è dimenticata. Salvini continua con i tagli alle infrastrutture e vengono annullati i lavori per la tratta ferroviaria Vigna Clara-Tor di Quinto. Ecco cosa succederà.
Salvini invia tutti i finanziamenti al nord Italia
L’anello ferroviario che avrebbe dovuto collegare finalmente Vigna Clara per arrivare a Valle Aurelia e quindi alla metro A, grande sogno di tutti i cittadini romani, è stato infranto. Il collegamento sarebbe stato d’aiuto a centinaia di pendolari e avrebbe finalmente collegato la periferia nord di Roma al centro città. Non c’è stato nulla da fare, Matteo Salvini, il ministro delle infrastrutture, ha deciso di definanziare il progetto. Ha rimodulato i fondi investendo, ancora una volta, solo nel nord Italia.
La rabbia dei cittadini
La rabbia dei cittadini è tanta, è grande. Ancora una volta tutti i fondi destinate alle infrastrutture vanno nel nord Italia, lasciando il centro e il sud nel limbo. Tuttavia, sembra che questo stop sia solo momentaneo. Il ministro, infatti, ha promesso che il progetto verrà inserito nella Legge di Bilancio di fine anno e il progetto per la tratta ferroviaria sarà ripristinato nel 2024. I cittadini non ci credono e c’è grande delusione tra tutte le persone che avevano votato Matteo Salvini e Giorgia Meloni per condurre l’Italia. I commenti su Facebook parlano chiaro e sono pieni di indignazione: “Che schifo, vergogna. Tutti i soldi vanno al nord”, “Complimenti a chi li ha votati”.
Addio alla tratta ferroviaria Vigna Clara-Tor di Quinto
La delusione non è solo dei cittadini, ma anche Daniele Torquati, il presidente del Municipio XV, che si dichiara molto amareggiato, come riporta VignaClaraBlog. “Il definanziamento colpisce proprio il primo lotto dell’infrastruttura, vale a dire la tratta Vigna Clara-Tor di Quinto, che ora si ritrova con 175 milioni di euro in meno sulla progettazione e solo 87 milioni a disposizione. Briciole per un’infrastruttura fondamentale per il nostro quadrante e per la mobilità di tutta Roma”. Ha continuato: “Si tratta di una scelta poco seria del Governo, che ha trasferito gli stessi fondi per altre opere al nord e che dimostra ancora una volta il poco interesse per le periferie romane e per la loro crescita”.