La mala movida a Trastevere viaggia sui social, anzi, su Telegram e precisamente nella chat di “Trilussa by Night” un “Gruppo de scappati de casa che se nbriacheno er weekand a trilussa e dintorni”. È così che i membri del gruppo organizzano le loro notti brave in giro per il quartiere, filmando le loro gesta in video che pubblicano sul social. Immagini che testimoniano i danni fatti in giro, le provocazioni e gli atti vandalici.
Una chat che conferma il clima di paura che si vive nel quartiere a causa di giovani troppo esuberanti, a tratti, senza freni, che creano scompiglio, spaventando i visitatori e anche i commercianti oltre, ovviamente, ai residenti. Non sembrano aver rispetto per nessuno neanche per i ragazzini: “Levajelo fratè… levagli il pallone”. Si vedono commercianti costretti a chiudere prima del tempo e altri che devono subire urla, calci e pugni contro la saracinesca e sentire: “Volemo solo na birra… na birrettaaaaa” in un crescendo di toni che evidentemente mettono paura.
I video diventano oggetto di indagini
Ora sono gli investigatori della Squadra Mobile ad attenzionare Telegram per vedere di risalire anche a chi è stato l’aggressore di “er Pantera”, il senzatetto di 55 anni, Simone Lopetti, aggredito da un gruppo di giovani qualche tempo fa. Purtroppo gli inquirenti sanno che non si è trattato di un caso isolato e cercano di individuare gli autori di una feroce aggressione fatta di calci e pugni ai danni di un personaggio noto e ben voluto nel quartiere.
Il clima di terrore nel rione cresce e la zona sembra sempre più in balia delle imprese di questo gruppo di giovani incurante di coloro che si trovano di fronte. In uno dei tanti video che sembrano realizzare grazie all’uso di cellulari danno botte sulla macchina di una giovane rimasta incastrata tra i festeggiamenti di un match di calcio e in un altro sotto la fontana di piazza Trilussa cantano: “Bevo, bevo, bevo, mi ubriaco e son felice anche se poi vomito”.
Violenza, tanto chiasso e anche droga, la “bamba” o anche “la neve” come la chiamano loro nelle chat. Una situazione che sembra stia degenerando sempre più e sulla quale gli investigatori stanno lavorando per cercare di restituire pace e dignità a un quartiere storico di Roma.
Roma: individuati gli aggressori del “Pantera”, il senza tetto picchiato a piazza Trilussa