Luci e ombre sul tram di via Palmiro Togliatti, un’opera che avrebbe dovuto aleggerire la mobilità metropolitana ma che, invece, complice anche gli interventi del Giubileo a Roma, rischia di naufragare. In ballo però ci sono 184 milioni di euro finanziati via Pnrr, queste le risorse che avrebbero permesso di collegare le fermate Subaugusta (Metro A), Centocelle (Metro C) e Ponte Mammolo (Metro B) con un’unica linea tranviaria. Un progetto che potrebbe ora di slittare in secondo piano e con un balzo di 3 anni, a giugno del 2026, col rischio che le risorse del Pnrr vadano perse e che sfumi anche la realizzazione del tram.
A rischio fondi per il tram di viale Togliatti: slittano i lavori a dopo il Giubileo
Lo stato dei lavori sul tramvia Togliatti è documentata tramite una relazione presentata al Ministero dei Trasporti a giugno 2023 dal commissario straordinario per il Giubileo, Maria Lucia Conti. Nella relazione, tra le diverse opere, figurano anche le linee che collegano Termini-Tor Vergata, Verano-Stazione Tiburtina, Termini-Vaticano-Aurelio e appunto la linea di via Togliatti. Come emerge dal documento, però, il completamento dei lavori potrebbe trovare degli impedimenti anche con il concomitante Giubileo.
Il Comune di Roma per l’evento eccezionale è già impegnato su più fronti e in un anno e mezzo dovrà chiudere almeno 200 cantieri. Per questo motivo, si legge dal documento, uno dei problemi potrebbe dipendere dalla “concomitanza del Giubileo 2025 con necessità di coordinare l’esecuzione delle opere e l’apertura dei cantieri con i flussi dei pellegrini per cui nel 2025 vi sarà una consistente riduzione della produzione”. Secondo il blog Salviamo la metro C, però, i problemi dipendono anche da una mancanza di programmazione nelle opere. “A cantieri ancora lontani dall’esser iniziati, il previsto completamento dell’opera slitta purtroppo a giugno 2026, termine ultimo per completare le opere finanziate con i fondi Pnrr. Adesso lo slittamento di un solo giorno potrebbe comportare la perdita di questi fondi mettendo a rischio l’opportunità di vederla realizzata in tempi ragionevoli”. Ad aggiungersi, poi, il ritardo nell’inserimento nel bilancio comunale dell’opera che, estromettendo dai finanziamenti, rende impossibile avviare le attività di progettazione in tempi brevi, oltre all’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici, come previsto dal Decreto legislativo 31 marzo 2023.
Cosa prevedeva il progetto
Un nuovo progetto per la futura tranvia finanziato dal gruzzolo del Pnrr, e che è stato presentato a gennaio alla Casa della cultura da Roma Servizi per la Mobilità e dall’assessorato ai Trasporti del Comune. La conclusione era inizialmente prevista per il 2023, con circa due anni di lavori. Si tratta di una linea che lambirà anche la terza linea di metropolitana romana, quella C, all’altezza del nodo di Centocelle, così come la linea ferroviaria FL2 che unisce Roma Tiburtina e Tivoli. Ma non è finita qui, perché la portata è maggiore. La nuova linea, in futuro, potrà arrivare anche fino all’Ardeatina e poi a Marconi per ricongiungersi con il tram 8 e chiudere il cerchio. Sempre in base al progetto, all’ora di punta del trasporto urbano, la frequenza sarà di 4 minuti con una capacità di oltre 3500 passeggeri per ognuna delle direzioni. Si contano in previsione circa 42.000 passeggeri al giorno.
In totale 11 nuove linee entro il 2030
Dal Campidoglio, poi, fanno sapere che sono in arrivo anche altre 5 linee di tram: viale Barletta-viale Angelico-piazzale Clodio; viale Angelico-ponte della Musica – Auditorium parco della Musica; piazza Mancini – via Flaminia – corso Francia – stazione Vigna Clara; Anagnina – Tor Vergata-Torre Angela; Giardinetti – Tor Vergata. Le linee in questione sono parte integrante delle 11 totali in previsione per l’anno 2030.