Dopo i fatti di cronaca riportati sulla questione della malamovida all’interno di Testaccio, il proprietario dell’Alibi Club, il signor Chelemo Molayem, ha deciso di chiarirci l’attuale situazione legata alla propria attività. Anzitutto, spiegherà l’attuale stato della licenza del locale, che sembrava fosse stata revocata dalla Prefettura di Roma successivamente all’osservazione di diverse irregolarità presso alcuni locali notturni del quartiere.
Inoltre, sfruttando il diritto di replica sui fatti che abbiamo riportato, ha voluto precisare come il suo locale, ovvero l’Alibi Club, sia totalmente estraneo ai fatti di violenza riportati nel nostro servizio. Quindi per spiegarci meglio, come l’attività di movida notturna sia estranea a situazioni come risse, violenze, sparatorie e in ultimo casi di stupro. Per concludere, ha voluto anche rispondere alle dichiarazioni pubbliche che ci ha rilasciato il signor Yuri Trombetti, ovvero il referente del Centro Solidale di Testaccio che si è interessato ai disagi del quartiere legati ai fenomeni.
Le parole del proprietario dell’Alibi a Testaccio
Con una lettera scritta con il proprio legale, il signor Chelemo Molayem ci rende noto: “Ad oggi, l’Alibi non è destinatario di alcun provvedimento formale e definitivo di revoca della licenza. Invero, Roma Capitale, ha avviato, lo scorso 20 settembre 2022, il procedimento amministrativo volto alla revoca della licenza stessa, su espressa richiesta della Prefettura in esito ad alcuni accadimenti avvenuti nei pressi del locale stesso”.
Prosegue il proprietario dell’Alibi: “Roma Capitale, su espresso invito della Prefettura – e non del Municipio I – ha inviato il gestore a rendere le proprie osservazioni entro il prossimo 19 ottobre 2022 e, sino alla data di adozione formale del provvedimento, la licenza non può dirsi revocata. Deve ancora precisarsi che, all’interno del locale, non sono mai avvenuti gli episodi criminosi riportati nell’articolo dal titolo “Roma, movida fuori controllo a Testaccio: sparatoria e due casi di stupro. Chiude l’Alibi”. La sparatoria del 18 giugno 2022, è avvenuta all’esterno del locale, ad opera di due soggetti non identificati e, purtroppo, malgrado tutte le azioni poste in essere dalla discoteca e dal servizio di sicurezza sempre presente, ha visto coinvolto un avventore che era in fila all’ingresso”.
Ha concluso il signor Chelemo Molayem, gestore dell’Alibi.com: “I casi di violenza sessuale e stupro, si ribadisce, non sono avvenuti né all’interno del locale, tantomeno nei suoi pressi tanto che, tali eventi, tali eventi non vengono mai citati dalla Prefettura tra le motivazioni che hanno indotto a chiedere al Comune di avviare il procedimento di revoca della licenza”.
Foto: @Alibi Club
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