È ancora in un letto di ospedale, dopo l’aggressione, dopo la violenza sessuale di sei giorni fa alla Garbatella. La donna vittima della truce aggressione da parte di un uomo che l’ha presa alle spalle mentre stava aprendo la sua auto e l’ha spinta dentro provocandole lesioni, e tentando di stuprarla ha deciso di rilasciare un’intervista a La Repubblica. Dichiarazioni che ripercorrono quella terribile sera che doveva essere di gioia per un’uscita tra amiche e, invece, si è trasformata in un incubo.
La vittima ricostruisce i fatti
Dal suo letto di ospedale la donna sottolinea come solo per un caso fortuito sia stata presa di mira lei, perché quell’uomo sembrava fosse a caccia, cercava una “preda” e ha trovato proprio lei.
Si è trattato di momenti di terrore, la stretta al collo e lo sterno rotto. Un’aggressione cruenta, feroce che forse poteva finire anche peggio di così. Ma è assurdo. Resta una cosa fuori dal mondo pensare di andare a trascorrere una serata tra amiche e venire aggredite in una zona tranquilla come la Garbatella.
Le indagini della Polizia
Intanto la Polizia continua ad indagare. Cerca l’orco, il mostro, che chissà… potrebbe aggredire ancora, potrebbe mietere altre vittime. La donna dal letto di ospedale racconta di aver dato agli investigatori tutte le indicazioni che poteva, ma ricorda poco, solo che sembrava una persona distinta, dalla pelle scura e anche che ritiene si trattasse di una persona del posto che sapeva bene come muoversi per quelle strade.
Dopo aver ripercorso quella tremenda serata dal suo letto di ospedale la vittima della violenza sessuale lancia un appello: “Prendete subito quell’uomo, è un mostro, può far male ad altre donne”