Chi è di Roma non può non conoscere ‘Cencio La Parolaccia’. Situato in uno dei quartieri storici della città Trastevere, è singolare sia per la sua cucina verace, sia per gli insulti che gestore e personale riservano alla clientela.
Sembra uno scherzo, ma non lo è. Nel ristorante situato nel Vicolo del Cinque, una volta dentro bisogna essere pronti a essere travolti dalle parolacce. Tutto, però, senza rancore, per divertimento e la volontà di trascorrere il tempo tra piatti tipici romani, in un ambiente estremamente raccolto e familiare, a suon di insulti. Questi ultimi rappresentano solo una trovata commerciale che ha reso tanto unico il locale che si trova a Trastevere sin dal 1941.
Il ristorante dove paghi per essere insultato
Certo può sembrare strano decidere di andare a mangiare in un posto, dove sicuramente la cucina esprime l’arte della tradizione romana, ma i clienti verranno riempiti di parolacce. È importante, perciò, che chi decide di voler mangiare da Cencio La Parolaccia non sia permaloso e suscettibile alle volgarità e sia pronto, anzi, a essere travolto dagli insulti, sapendo che, in fondo, non c’è niente di personale, è solo un modo, ormai sperimentato, di stare in allegria.
Il divertimento è assicurato
Con il giusto spirito, insomma, la serata sarà all’insegna delle risate. Grasse risate a suon di improperi che verranno pronunciati dal personale di sala. È un locale estremamente esclusivo e ricercato e non è per niente facile prenotare un tavolo, viste le numerose richieste che arrivano al gestore.
Un locale con oltre ottant’anni di storia
Oltre ottant’anni di storia, quelli che vanta Cencio La Parolaccia, che inizialmente si chiamava semplicemente Osteria da Cencio. Sono stati Vincenzo ‘Cencio’ e la moglie Renata ad aprire il ristorante nel 1941 con l’idea di mettere insieme piatti tipici della tradizione romana a musica e canzoni folkloristiche sempre squisitamente romane, con tanto di parole spinte. E su questa idea è nata poco dopo Cencio La Parolaccia che ha fatto di insulti e improperi un marchio di fabbrica che romani e turisti ‘anelano’, nella speranza di trascorrere una serata all’insegna delle risate.
Il format che oggi prosegue grazie all’impegno dei figli di Cencio e Renata, è a base di piatti semplici, musica, gag e tante parolacce che arrivano a valanga contro i commensali, perché chi sceglie il ristorante sa bene che questa è la sua caratteristica.