L’opera di Ercole trovata nella zona dell’Appia Antica, in marmo e a grandezza naturale, è stata dissotterrata durante i lavori di Acea Gruppo sulla collina di un’area verde dell’Ardeatino.
La Statua di Ercole affiorata sull’Appia Antica a Roma
Gli studiosi lo dicono con grande contentezza: “”Oggi il Parco Scott ci ha regalato una grande sorpresa: una statua marmorea a grandezza naturale che, per la presenza della clava e della leontè, la pelle di leone che ne copre il capo, possiamo senz’altro identificare con un personaggio in veste di Ercole”. Dopo aver scoperto il tesoro dell’antico tracciato del primo miglio dell’Appia Antica di fronte alle Terme di Caracalla, dalla terra spunta, come annuncia su Facebook il Parco dell’Appia, è arrivata un’altra bellissima magia.
Scavando la collina di un’area verde nella zona dell’Ardeatino, ecco affiorare la grande statua di Ercole in marmo, probabilmente di età imperiale, “dopo settimane di movimentazioni di terra di riporto completamente priva di reperti di interesse archeologico” in un cantiere avviato dall’Acea gruppo con Bacino sud srl, con questo messo in piedi da alcuni mesi per la bonifica del condotto fognario, molto vecchio, che era collassato in più punti e provoca anche l’apertura di pericolose voragini nel parco e smottamenti su tutta la zona della collina.
I lavori nella zona dell’Ardeatino che hanno portato alla scoperta
In questo spazio, si erano aperte vere e proprie voragini in una zona del parco che è stata subito transennata per iniziare i lavori e anche per tornare poi a riempire la collina e piantare un nuovo filare di alberi. Lo sbancamento, che ha raggiunto la quota di ben 20 metri sotto il livello del parco, è quindi stato seguito dall’archeologa Federica Acierno, sotto i cui occhi ad un tratto è apparsa la statua. In un’area, al secondo miglio dell’Appia Antica, vicina al Sepolcro di Priscilla.
“Ora iniziano le operazioni di pulitura e restauro della scultura“, annuncia Francesca Romana Paolillo archeologa del Parco “In questa caso è un ritrovamento non nel sito originario e quindi con la stratigrafia non possiamo risalire con esattezza al periodo in cui fu scolpita, ma probabilmente non risale a prima dell’età imperiale. E raffigura sicuramente un personaggio tanto importante da farsi ritrarre come Ercole”. “E adesso”, conclude il direttore Simone Quilici “vogliamo esporla al più presto alla Villa dei Quintili, in occasione della mostra ‘Patrimoniun Appiae depositi emersi’ nel Casale di Santa Maria Nova”.