Era venuto nella scuola di Roma, per raccontare a una platea di giovani ragazzi adolescenti, di quella volta che sventò il dirottamento di un aereo e soprattutto salvò diverse vite umane. E’ successo a Ermenegildo Rossi, Medaglia d’Oro al Merito Civile che si è visto negare la possibilità di raccontare la propria storia presso l’Istituto Leopoldo Pirelli di Roma, nella zona di Furio Camillo. Ignote le motivazioni del dirigente scolastico, che hanno lasciato perplessità anche nell’eroe italiano.
Roma, negata la parola a Ermenegildo Rossi
“Nei giorni scorsi ho raccolto l’invito di un gruppo di studenti dell’istituto superiore Leopoldo Pirelli di Roma, che volevano raccontassi la storia della Medaglia d’Oro a me conferita, all’interno delle attività programmate nella settimana di autogestione degli studenti”, così in una nota Ermenegildo Rossi, Segretario Ugl di Roma, premiato con la Medaglia d’Oro al Merito Civile, per aver sventato il tentativo di dirottamento di un volo Parigi Roma, il 24 aprile 2011.
“Ebbene, quella esperienza diretta di educazione civica concreta, nonché quel racconto che è e deve essere patrimonio collettivo, non è stato autorizzato, negando quindi ai ragazzi di poter ascoltare dalla voce di chi, con emozione e orgoglio, ha ricevuto un riconoscimento determinato da un decreto del Presidente della Repubblica – prosegue Rossi -. Esprimo sconcerto ed amarezza per l’accaduto: l’atto che ha comportato l’assegnazione della medaglia non è stato, per me, una casualità, né tantomeno una iniziativa pensata per un futuro riconoscimento. E’ stato scegliere di fare la cosa giusta, in una determinata situazione di pericolo, senza pensare alla mia incolumità, ma prediligendo il bene comune”.
“Ebbene, nel momento in cui quello stesso atto viene considerato come meritevole di un riconoscimento tanto insigne quale la Medaglia d’Oro al Merito Civile, diventa valore nazionale, non per l’atto in sé, non per chi lo compie, ma per il significato che assume nell’universo di valori sui quali si fonda la nostra Costituzione ed il nostro concetto stesso di Italia, che sceglie di insignire alcuni comportamenti considerandoli elementi fondanti di uno Stato, riti di celebrazione che garantiscono l’idea di nazione. Ebbene, negarne l’ascolto ed il racconto, a mio avviso, per di più in una scuola, dove le giovani menti si formano a costruire i concittadini di domani, rappresenta un atto incomprensibile e grave, contrario alla narrazione stessa dello Stato e miope nella sua soppressione di un diritto, quello all’ascolto ed alla condivisione, su cui, invece, il sistema di istruzione si dovrebbe basare. Per questo ho deciso, considerate le circostanze, di incontrare questa mattina i ragazzi fuori dalle mura scolastiche, prima dell’ingresso, dando massima disponibilità alle loro richieste, per parlare insieme di quelle storie e quei valori che costituiscono il patrimonio essenziale ed insopprimibile della nostra meravigliosa e complessa Italia”, conclude Rossi.
La solidarietà di Fratelli d’Italia
E’ arrivata la solidarietà a Ermenegildo Rossi anche da Fratelli d’Italia, dal deputato Fabio Roscani, attuale Presidente di Gioventù Nazionale: “La scuola deve essere per i ragazzi un luogo dove formare e stimolare la propria conoscenza e il proprio carattere. Per questo motivo, se lo Stato ha degli esempi virtuosi di educazione civica disposti a portare la propria testimonianza nelle classi, questo non deve essere ostacolato. Al contrario, attraverso la propria storia, è giusto che spieghi perché non ci si debba mai girare dall’altra parte. Esprimo per questo ferma solidarietà a Ermenegildo Rossi, Medaglia d’Oro al Merito Civile, per aver sventato un attentato terroristico durante un volo, al quale non é stato permesso raccontare la sua storia all’Istituto Pirelli di Roma. Sono certo che il preside ed il corpo docente potranno rivedere la loro scelta, forse troppo affrettata, e invitare Ermenegildo Rossi nell’istituto per presentare il suo libro ‘Eroi’ e per un confronto con gli studenti. Sarà sicuramente un momento di crescita ed un valore aggiunto per la formazione dei ragazzi”.
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