Minorenni che si spostano da un quartiere di Roma ad un altro per vendere la droga, su ‘ordine’ del proprio gruppo criminale di appartenenza. Cambia il metodo, ma non la sostanza: niente più vendite ‘in loco’, ma consegna direttamente a casa attraverso rider, spesso non ancora 18enni.
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Minorenni in giro per Roma a consegnare droga
E’ così che a Roma nasce la nuova frontiera dello spaccio: gruppi criminali che si servono di pusher adolescenti per far arrivare a domicilio la droga a tutti coloro che la richiedono. E la ragione, o meglio, le ragioni, sono presto dette. Utilizzando minorenni, i gruppi criminali non vanno più incontro al rischio di essere denunciati per “traffico organizzato di sostanze stupefacenti“, proprio perché di fatto assenti sul territorio. E poi, i minori. Spesso chi ha meno di 18 anni è ancora incensurato, elemento questo che gli permette uno sgravio di pena. I quartieri di Roma maggiormente colpiti da questa nuova ‘trovata’ sono Quarticciolo, San Basilio, Acilia, ma anche Tuscolano e Primavalle.
La metodologia: almeno due mezzi per ogni consegna
Il metodo utilizzato dai rider è ingegnoso e intelligente: quando parte il primo giro di consegna, generalmente a muoversi sono due mezzi, scooter o minicar. Nel momento in cui si dovesse percepire che qualcosa non va, come la possibile presenza di forze dell’ordine, il primo veicolo funge da ‘esca’: attirando le guardie, sfrecciando a tutta velocità e mettendo anche a rischio la sua incolumità e quella delle altre persone, permette così al ‘collega’ di completare l’opera e consegnare la droga a domicilio. I Carabinieri sono venuti a conoscenza di questa nuova metodologia e hanno arrestato un ragazzo di 21 anni: settimanalmente spediva dei pacchi di droga da alcune tabaccherie di Casalotti, usando rider minorenni che di fatto avevano soltanto le chiavi del garage sito in un altro luogo. Lì le forze dell’ordine hanno rinvenuto un vero e proprio magazzino della droga, al cui interno si trovavano ben 40 chili di stupefacenti.