L’occupazione dello storico liceo Mamiani di Roma, è stata all’insegna del vandalismo e la distruzione. La Preside, la professoressa Tiziana Sallusti, ha aspettato la fine delle feste natalizie per comunicare l’ammontare dei danni all’interno del noto edificio scolastico, in costi che si aggirano intorno ai 10 mila euro. Cifre, che facendo riferimento al regolamento della Scuola, ricadranno sulle tasche dei familiari di quegli studenti che hanno occupato l’istituto l’8 e il 18 novembre 2022.
La Preside del liceo di Roma: “I genitori ripagheranno i danni”
La Preside del noto liceo romano, ha informato i familiari di questa iniziativa attraverso una email, inviata nella serata di venerdì. In una circolare firmata dalla stessa professoressa Sallusti, la lettera menziona: “La quota pro capite per ripianare i danni, che ammontano a circa 10 mila euro, è di € 39,60, da pagare improrogabilmente entro il 15 febbraio 2023“. A pagare gli ingenti danni della scuola, non saranno le famiglie di tutti gli studenti iscritti, ma solo quelli legati ai 242 ragazzi che hanno ricevuto sanzioni disciplinari per l’occupazione di metà novembre.
In merito a ciò, la Preside scrive nella propria circolare: “Confidiamo nella consueta serietà dimostrata negli anni passati. Nel caso in cui qualcuno decidesse di non pagare, i soldi saranno sottratti dalla scuola”. Oltretutto, nel testo della email la professoressa Sallusti precisa la sua idea di scuola: “Il liceo non sia solo un edificio pubblico, ma un luogo di lavoro e di vita per tutte le componenti che fanno parte della comunità scolastica, in primo luogo gli studenti e le studentesse, ma non solo, e rappresenta una “casa” la cui integrità, funzionale ai suoi scopi, deve essere garantita e ripristinata”.
I danni riportati dal liceo Mamiani
I danni registrati dal noto liceo romano, sono diversi. Anzitutto, diverse pareti sono state imbrattate con una vernice spray di colore nero. A ciò, si uniscono un armadio scardinato e della attrezzature sportive vandalizzate in maniera irreparabile. Inoltre, distrutte attrezzature elettroniche di vario tipo: tra questi pc, videoproiettori, il pc della palestra e le casse acustiche delle aule di laboratorio. Come se non bastasse, forzati anche gli armadietti personali dei docenti. All’interno dei servizi igienici scolastici, otturati water e lavandini. Forzate poi le porte di aule e uffici, oltre poi alla distruzione di una bacheca in legno e un vetro di valenza storica, risalente ai primi del ‘900.
Roma, la relazione sull’occupazione del Liceo Mamiani: “10mila euro di danni”, 230 studenti sospesi