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Roma, Jago pubblica il video di chi gli ha vandalizzato l’opera

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Jago, Castel Sant'Angelo

Sono stati immortalati i teppisti che hanno danneggiato la statua di Jago a Roma, con l’opera che era stata situata davanti a Castel Sant’Angelo. Il gruppo di vandali è stato ripreso dalle telecamere, con l’artista che ha pubblicato il video con sana ironia. La scultura, denominata “Sono pronto al flagello”, era un monito contro il razzismo a Roma, in Italia e soprattutto nel mondo. Insomma, un modo per “svergognare” i teppisti che gli hanno danneggiato l’opera d’arte.

Jago pubblica il video del danneggiamento della sua statua a Roma

A diffondere le immagini del deprecabile atto vandalico, è stato lo stesso Jago, con un video postato su Instagram. Qui, si mostra alcuni ragazzi percorrere il ponte, avvicinarsi alla nota scultura, sollevarla di peso e portarla verso un’estremità del ponte. Poi, la scena si sposta negli uffici della polizia locale di Roma, dove si vede la scultura deturpata su una scrivania della centrale. “Fortuna che c’erano le telecamere altrimenti ci saremmo persi questa performance di gruppo”, è stato il commento di Jago, all’anagrafe col nome di Jacopo Cardillo, a corredo del video.

Le immagini delle telecamere risalgono allo scorso 5 ottobre, dove stando alle ricostruzione degli agenti della polizia locale del I Gruppo Prati, le persone coinvolte sono sette. Due di loro, poi, accompagnati dal resto del gruppo, l’hanno spostata verso il Lungotevere Castello, per poi allontanarsi di corsa verso piazza Ponte Sant’Angelo/lungotevere Tor di Nona. Il caso del “Sono pronto al flagello”, è l’ennesimo episodio che delinea un profondo stato di degrado e insicurezza sul territorio di Roma.

Infatti, i cittadini oggi non devono fare solamente conto con il vandalismo, ma anche con intere aree della città dove regna la mancanza di regole: terre franche dove la cittadinanza è in balia di pochi vandali e soprattutto una surreale situazione di degrado, fatta da spaccio di sostanze stupefacenti e violenza. 

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