È allarme per la presenza di topi a Roma. Sono stati gli stessi cittadini a lanciare l’allarme. Qualcuno lo ha fatto sui social. “…un ratto voleva uscire dal Wc”. Quest’ultimo è il messaggio di una residente del quartiere di Torpignattara, ma sono diverse le zone di Roma interessate: Tiburtina, Trastevere e anche il Pigneto.
Allarme ratti in città
È stato un rappresentante di Aducta Disinfestazioni, Danilo Lerani, a specificare a La Repubblica, qual è la situazione. “Ci sono più di 10 milioni di topi nascosti, circa 7 per ogni abitante”.
Dati che mettono paura soprattutto se si considera che in 60 giorni sono state “oltre 400 le segnalazioni”. Sembra che ad essere presi di mira dai roditori ci siano attività commerciali, ristoranti in particolare, ma anche strutture sanitarie e che la media di richieste di intervento in un giorno sia “almeno di due” ha spiegato Lerani.
L’azienda Laziale Derattizzazione suggerisce la necessità di “dividere il territorio in piccole sezioni, con piccole società pronte a intervenire subito, invece di favorire le multinazionali”.
Una situazione che fa paura
Ad acuire il problema anche il fatto che “i topi sono ormai abituati ai prodotti che circolano nei negozio ci vogliono quelli professionali”.
È Daniele Lattanzi, di Prontointervento 24 a spiegare al quotidiano La Repubblica che “i topi circolano maggiormente tra maggio e ottobre per restare più fermi nel periodo invernale”, precisando anche che “quando le fogne sono intasate risalgono le tubature e arrivano nelle abitazioni”.
Il fenomeno, così come segnalato dai residenti delle zone più colpite, è reale e spaventa, non solo per la naturale avversione di tante persone ai ratti, ma perché costituiscono un pericolo per la salute pubblica. E allora tra gli utenti del web si cercano soluzioni: valvole antitopo, tavolette del water antitopo o trappole… Ma qualcuno sottolinea: “I topi sono ovunque non solo da noi… ma gli amministratori dovrebbero far eseguire disinfestazione e derattizzazione dei condomini e a loro volta comunicare alle autorità competenti il problema”.