Roma è in balia delle buche stradale, in un fatto che di suo non fa neanche più notizia. Lascia invece sorprese le scelte del sindaco Roberto Gualtieri per risolvere il problema, ovvero l’introduzione del limite di velocità a 30 km/h in alcune zone della Città Eterna. Una soluzione che qualche anno fa aveva pensato anche la precedente sindaca Virginia Raggi, in un contesto che però, all’epoca, non trovò d’accordo il gruppo degli eletti del Partito Democratico al Comune e nei Municipi romani.
Ma la gestione di una Città deve far cambiare punti di vista. Vista l’emergenza sul piano della sicurezza stradale, il Sindaco prova ad accelerare sull’introduzione delle isole ambientali in vista del Giubileo. Queste sarebbero delle zone selezionate nella Città, che oltre ad avere importanti dissesti sul manto stradale, imporranno il limite di velocità a 30 km/h per i veicoli, disincentiveranno la guida dei mezzi e soprattutto favoriranno le passeggiate a piedi per i cittadini.
L’idea delle isole ambientali a Roma
Più che un rimedio, un palliativo davanti l’oggettiva emergenza sulle strade di Roma. Nella Capitale, è prevista la creazione di 69 isole ambientali, sparse tra tutti i quartieri capitolini. Gualtieri punta ad avercele in tempi brevi, speranzoso di vederle operative già dalle prossime settimane. Dopotutto, sul fronte del manto stradale, le statistiche sono tragiche per la Città: una buca ogni 15 metri; più di 11mila incidenti per pedoni e veicoli nel 2021; il Comune costretto a risarcire un milione di euro per gli automobilisti che gli fanno causa, considerati i danni alle proprie automobili per le condizioni delle strade.
L’idea delle isole stradale, è l’estrema ratio per poter rispondere all’emergenza stradale, considerato anche come gli appalti per le manutenzioni delle strade capitoline sono partiti con oltre un anno di ritardo. L’obiettivo del Comune, è di aver già quattro isole ambientali nelle prossime settimane. Queste dovranno consentire l’abbassamento della velocità delle automobili, introducendo regole in precise zone dove, a oggi, si muove maggiormente la viabilità della Città.
Il progetto seguirà delle indicazioni precise, che permetteranno una revisione del urbanistico di alcune zone capitoline. Non solo una circolazione più lenta, il tutto in un’area Metropolitana già vittima delle lunghissime congestioni del traffico, ma anche un allargamento dei marciapiedi, piste ciclabili senza più i cordoli, nuove istallazioni di panchine in giro per la Città, accompagnate da vasi di abbellimento e alberi.
Una viabilità che valorizza il pedone
Il nuovo disegno urbanistico di Roma, oggettivamente premia il pedone. Nelle zone definite “isole ambientali”, le macchine dovranno sostenere una velocità tra i 10 e i 30 km/h, ma soprattutto dovranno chiedere il permesso ai pedoni per circolare. Insomma, dopo anni di guida distratta e pericolosa di molti automobilisti in giro per la Città, il pedone torna a impossessarsi della strada. Per quello che concerne i lavori sulle singole strade, verranno utilizzati asfalti pigmentati, più chiari o colorati. Invece, i marciapiedi saranno realizzati con materiali più sostenibili e soprattutto senza pericolosi scivoli per i passi carrabili e con i bordi più bassi.
Il “Comitato degli Spazi Urbani” per portare avanti questo progetto, ha deciso di ispirarsi al modello espresso dalla metropoli di Barcellona. Il gruppo composto dagli assessori Eugenio Patanè (Traporti) e Ornella Segnalini (Lavori pubblici), i direttori dei Dipartimenti Mobilità e Urbanistici, i rappresentanti della Soprintendenza nazionale e la Sovrintendenza capitolina, ha deciso di rispondere alle esigenze della Città, lavorando su quattro situazioni: aumentare il livello di sicurezza, ridurre il traffico, abbattere le emissioni inquinanti e salvaguardare il decoro.
Dove sorgeranno le isole ambientali?
I lavori per questi spazi sono già partiti, con il primo sito che tra un mese aprirà a Casal Bertone. Segue Quadraro Vecchio, la zona delle Terme Deciane e viale Ratto delle Sabine. Per febbraio 2023, previste le aperture anche in largo dei Ravennati e largo Millesimo. Lavori previsti anche a Pigneto, Ostia Antica, Torraccia o intorno al Villagio Olimpico. Interessati anche i controviali di via Cristoforo Colombo e i vialoni dell’Eur.
Interessate dal progetto anche le zone del Pantheon, le viette dietro il portico di Ottavio e quelle intorno a piazza Navona. Stessa cosa nei pressi della Stazione di San Pietro, delle ville storiche del Gianicolo e di Monteverde, di Colle Oppio, di Termini o di via del Viminale. Inclusi anche larghi tratti del lungomare di Ostia, di via Veneto, a Caracalla, a Porta Metronia, a Ripa di Trastevere, a Colli Aniene, a Porta Latina o a Torre Maura.
Tragedia in mare, muore Colonnello dei Carabinieri: era di Roma, aveva 49 anni