Roma. Momenti di paura per un ragazzo di 20 anni preso di mira da una banda di rapinatori. Ad agire erano in tre e dopo averlo ripetutamente minacciato, lo hanno sequestrato costringendolo a prelevare del denaro contante al bancomat più vicino. Messo a segno il colpo, la banda è scappata facendo perdere le proprie tracce. Scattato l’allarme, sul posto è giunta la Polizia. In corso gli accertamenti per risalire all’identità dei rapinatori.
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Le minacce in strada e il sequestro
I fatti sono avvenuti nella sera a cavallo tra sabato e domenica. Siamo in via dei Ruderi di Torrenova quando una Bmw di grossa cilindrata si avvicina ad un’utilitaria costringendola ad accostare. A questo punto i tre malviventi hanno preso di forza il ragazzo dal posto di guida e una volta fuori dall’abitacolo, i tre lo hanno minacciato verbalmente, intimandogli di consegnarli quanto avesse. Il ragazzo però non aveva con sé denaro contante ed è scattato il sequestro: sotto la minaccia di un coltello la vittima è stata trascinata sulla Bmw che è sfrecciata su via Casilina fino a quando non sono arrivati presso un Bancomat in una zona isolata. Qui però il 21enne, impaurito, non è riuscito a prelevare.
Il bonifico
Minacciata, la vittima, impaurita ha sbagliato il codice bloccando il bancomat. Tuttavia, i malviventi non hanno rinunciato al denaro riuscendo a farsi accreditare, tramite cellulare, un bonifico istantaneo da 600 euro. Solo a questo punto hanno liberato la vittima: sfrecciata nuovamente su via Casilina il 20enne è stato invece lasciato davanti alla stazione della metropolitana.
Le indagini
L’allarme è scattato intorno alle 22.25 quando il ragazzo è riuscito a chiamare i soccorsi. Non è stato reso necessario l’intervento del 118 e sul posto è poi giunta una pattuglia di Torpignattara. Avviate le ricerche della Bmw e raccolte le descrizioni dei tre rapinatori, attualmente in corso le indagini per acciuffare la banda di malviventi. La vittima ha riferito agli agenti che i rapinatori erano di etnia rom. Sequestrate le immagini di video sorveglianza dalle telecamere presenti in via Casilina, disposti anche ulteriori accertamenti sul bonifico che la vittima è stata costretta a versare.
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