Roma. Non solo violazione delle norme igienico-sanitarie, ma al suo interno anche un cittadino libico destinatario di un ordine di carcerazione dall’aprile dell’anno scorso, e un cittadino bengalese con il permesso di soggiorno rifiutato. Insomma, non un ambiente propriamente in regola quello trovato dagli agenti che hanno controllato un ristorante di via Casilina.
Leggi anche: Roma, il Bar non indica la capienza massima (ma non solo): multa di 800 euro
Chiuso ristorante a Roma: tra latitanza e sporcizia
I due soggetti non in regola sono stati accompagnati presso Gabinetto di Polizia Scientifica e Ufficio Immigrazione. Il tutto per le incombenze di rito, e i doverosi provvedimenti. Intanto, l’ispezione è proseguita all’eterno del locale. Le condizioni igieniche del locale erano molto carenti e a seguito degli accertamenti il personale della S.I.A.N. della Asl Roma 2, provvederà a richiedere provvedimento per la chiusura dell’attività indicata.