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Roma, attenzione alla nuova truffa: “Ciao, ho cambiato numero”, l’Sms con i nomi dei parenti

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Un messaggio apparentemente normale, scritto da un presumibile parente ed ecco che l’anziano malcapitato, fidandosi, incappa nell’ultima truffa online. Da settimane diverse persone sono vittime di truffe con sms o Whatsapp, una piattaforma con cui anche gli utenti di terza età cominciano a prendere confidenza. Spesso però c’è il rischio che non sapendolo usare bene restino vittime di raggiri: basta un sms di un utente sconosciuto che finge di essere un familiare bisognoso di aiuto, ed ecco che all’anziano vengono sottratti soldi e averi.

“Mi è arrivato un sms in cui mio figlio comunicava di aver cambiato numero”, racconta per esempio la signora Adele, 70enne originaria della Balduina, al Messaggero, ”Il truffatore mi indicava di cliccare su un link, cosa che ho fatto senza indugio”. Sfruttando la fiducia delle persone, si contano sempre più vittime di questa truffa.

Le truffe agli anziani: dal porta a porta all’online

Complice la fragilità o l’ingenuità, gli anziani sono l’obiettivo principale delle truffe. Da quelle tradizionali “a porta a porta”, con cui i malviventi si spacciano come funzionari, impiegati delle poste o per la lettura dei contatori, fino a quelli di strada, dove si approfitta di un momento di distrazione per procedere con gli scippi, ai danni degli anziani passanti.

Se i nonni si spostano sul digitale, anche i truffatori però cambiano scenario. Così le truffe agli anziani passano sull’online. Il metodo è semplice: all’utente arriva un messaggio in cui un nipote, figlio o parente qualunque chiede una mano. L’anziano si attiva per fornirglielo e dall’altra parte, con metodi scaltri, l’interlocutore lo convince a fornirgli i propri dati bancari. I truffatori in genere cercano di entrare in confidenza con toni pacati e rassicuranti, convincono gli anziani a fare bonifici, premendo sulla fretta e le richieste di aiuto pur di concludere la truffa. Come negarlo in una situazione di emergenza?

La truffa dell’Inps: “Hai diritto a un rimborso di 715 euro”

La maggior parte delle volte, per raggirarlo, i truffatori elencano poi i nomi dei familiari, in modo tale che l’anziano creda realmente di star parlando con qualcuno che conosce. Modalità simili sono quelle subite dalla signora Nella, di 75 anni, a cui sono stati sottratti 3mila euro. Il truffatore con un messaggio le ha comunicato che l’Inps ha calcolato un rimborso di 715 euro, invitando il destinatario a recuperarli. Anche se la malcapitata è riuscita a recuperare una parte dei soldi tramite la banca e a fare denuncia, i Carabinieri sono alla continua ricerca di chi attenta alla sicurezza delle persone più fragili.

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