“Sorpresa” sulla Laurentina a Roma, che questa mattina era costellata per un lunghissimo tratto da fantocci e striscioni di protesta. Chilometri di messaggi in cui i problemi delle zone coinvolte – dal cimitero Laurentino passando da Selvotta a Monte Migliore, fino al confine con Pomezia – vengono snocciolati sugli striscioni. E poi i fantocci, che simboleggiano i numerosi incidenti, ma anche le vittime dei tumori.
I cittadini, però, non si sono limitati ad apporre i simboli della loro protesta. Hanno deciso di metterci la faccia e, da questa stamattina alle 7:30, hanno inscenato una manifestazione per dire basta. “Basta alle antenne, al degrado, a tutta una serie di cose”, spiegano.
La manifestazione
I residenti chiedono innanzi tutto maggiore sicurezza per la Laurentina. “Servono i semafori e l’illuminazione della strada. Attraversare, in prossimità delle abitazioni o delle fermate del bus, è pericolosissimo. Nonostante i numerosi incidenti avvenuti in questa strada, spesso mortali, non sono mai stati presi seri provvedimenti”.
Altre richieste altrettanto importanti sono quelle che riguardano i “no”. “Ciò che non vogliamo, invece, sono il termovalorizzatore e altre antenne di trasmissione 5G vicino le case. Questa è una zona già altamente inquinata, non abbiamo bisogno di altre discariche, qualunque sia il tipo. E non vogliamo che si installino le antenne a ridosso delle abitazioni. L’incidenza dei tumori è diventata molto alta, maggiore rispetto a quella delle altre zone di Roma. Non vogliamo mettere ancora più a rischio la nostra salute, vogliamo vivere bene”.
La manifestazione è concentrata maggiormente all’altezza del chilometro 18:00 di via Laurentina. Sul posto sono presenti anche gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, Gruppo Eur, per gestire la viabilità.