Peggiora la situazione legata al decoro delle strade nei pressi della stazione Tiburtina e all’interno del quartiere di Casal Bruciato. Da anni si dibatte proprio sulla vivibilità di queste zone, in particolare poi in quelle nei pressi della nota stazione romana. A oggi, ancora quest’area diventa un punto che attrae, sulla scia di Termini, senza fissa dimora, extracomunitari senza alloggi e permessi qui in Italia, oltre a sbandati di vario genere.
Oggi, una situazione che turba il quartiere non solo sul piano del decoro, considerato come gli alloggi di fortuna sono arrivati a occupare anche i marciapiedi con letti – ovviamente rudimentali -, stendini, divani e altri oggetti utili alla loro sopravvivenza. Ma anche una situazione sul piano dell’ordine pubblico, dove le persone vengono avvistate ubriache fuori dagli spazi della stazione e spesso, per questo motivo, emotivamente alterati. Situazioni che si traducono in urla, tentate violenze o scene dove addirittura si arriva a vedere uomini, spesso di colore, girare denudati per il quartiere.
Le baracche sui marciapiedi di Tiburtina e Casal Bruciato
Sul piano del degrado, sembra che oggi si alzi sempre di più l’asticella a Roma. Le baracche sorgono direttamente sui marciapiedi centrali dei quartieri, in questo caso nei pressi della stazione Tiburtina e Casal Bruciato, con una situazione che fa tranquillamente arrivare alla conclusione di come “il decoro a Roma manchi del tutto”. Davanti una delle due stazioni più importanti di Roma, gli alloggi di fortuna sono ben visibili su via Spinelli oppure nei pressi di via Lorenzo il Magnifico, via Teodorico, via Pietro l’Eremita o la circonvallazione Nomentana.
Non va meglio a Casal Bruciato, quartiere che affaccia sulla Tiburtina e distante appena 2 km dalla stazione. Anche per la forte vicinanza, il quartiere risente dello stesso stato di degrado, con i fenomeni delle baracche sui marciapiedi che tendono a ripetersi su via Tommaso Smith. Nelle foto che ci invia la signora Stefania Martelloni (Presidente del Comitato di Quartiere “Casal Bruciato”), vediamo come dei nomadi abbiano reinventato l’utilità di alcune recinzione in ferro: piuttosto che delineare il perimetro di un parco o di un cantiere, oggi diventano degli utili stendini per far asciugare panni di vario tipo. In questo caso pantaloni, maglioni e altri indumenti indossabili dalle persone.
Non va meglio nei pressi della stazione Tiburtina, dove su viale Altiero Spinelli hanno addirittura allestito una vera camera da letto sul marciapiede. Come ben visibile nella foto, abbiamo un letto matrimoniale, dei mobili che fanno da arredamento, una sorta di divano, vari stracci sparsi intorno alla nuova cameretta all’aperto. In più, un bel filo dove appendere il proprio bucato, così da far asciugare i panni. Tutto in bella vista di cittadini e soprattutto dei turisti, che ogni giorno vedono tutto ciò davanti una delle principali stazioni di Roma.
Foto: @Stefania Martelloni
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