Avevano provato a occupare un terreno posto sequestro nella zona del Pantano, a Roma. Una donna, probabilmente aiutata da complici, aveva posizionato all’interno dell’area due roulotte, diversi bagni chimici e addirittura creando un allaccio fognario abusivo. A completare l’opera di occupazione, anche questa totalmente abusiva, anche la presenza di una forte discarica abusiva, che vedeva al suo interno anche rifiuti chimici.
L’occupazione del terreno sequestrato a Roma
Nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio operati nel quadrante est della capitale, per la prevenzione e la repressione dei reati ambientali e edilizi, il Gruppo Spe ( Sicurezza pubblica emergenziale) della Polizia di Roma Capitale ha posto sotto sequestro un terreno di circa 2500 mq, già precedentemente sequestrato, a seguito di violazione dei sigilli in località Ponte del Pantano, Municipio VI. In loco è stata accertata la realizzazione di nuovi manufatti abusivi, oltre alla collocazione di 2 roulotte, ingenti cumuli di rifiuti, costituiti da calcinacci e la presenza di uno scarico abusivo di acque reflue sul suolo.
Il terreno in questione era stato già interessato da controlli per reati ambientali e violazione delle norme urbanistiche ed edilizie, nel mese di settembre scorso. L’area sequestrata si presentava ricoperta di rifiuti speciali, provento di gestione illecita. Alcune porzioni di superficie risultavano oggetto di scavi e movimentazioni di terra. Sul posto erano presenti attrezzature per l’esecuzione di opere edilizie e un escavatore meccanico per la movimentazione dei rifiuti e del terreno.
Al momento del controllo gli agenti hanno rilevato la presenza di almeno due roulotte, un bagno chimico e un serbatoio per acqua in polietilene da lt. 1000, oltreché un manufatto in lamiera adibito a servizio igienico, comprensivo di wc e lavabo con scarico a terra, collegato a tubazione fognaria. Il terreno è stato quindi posto nuovamente sotto sequestro e si è proceduto nei confronti di una donna di 33 anni, in concorso con altri in fase di identificazione, per i reati di violazione di sigilli, scarico abusivo di acque reflue e abusivismo edilizio in area sottoposta a vincoli paesaggistici e urbanistici.
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