Usano un trucco vecchio ma efficace, soprattutto con le persone anziane. Anche perché il loro aspetto di persone perbene, da vicine di casa tranquille, trarrebbe in inganno chiunque. Le due donne, una mora, l’altra bionda, si dividono. Una delle due suona alla porta della vittima designata e si presenta. Lunedì scorso hanno colpito di nuovo a Roma Nord. Stavolta a cadere nella trappola una donna di 87 anni.
«Signora, mi scusi. Sono la nuova vicina di casa, mi presento. Stavo pulendo la casa, sto nel piano di sopra. Ma mentre stavo riordinando mi è caduto un panno èd è finito sul suo terrazzo.Mi farebbe la cortesia da farmelo riprendere?», le ha detto la malvivente. Il bell’aspetto della donna, i modi gentili, la voce suadente, non hanno fatto sorgere alcun dubbio all’anziana. La signora ha fatto entrare la giovane e l’ha introdotta fino al terrazzo.
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Il furto
Arrivate nel terrazzo, ovviamente non c’era nessun panno. La malvivente ha intrattenuto la donna con le sue chiacchiere, imbastendo un racconto. «Mi scusi, evidentemente è caduto giù nel marciapiede. Andrò a controllare di sotto». Poi, per farle perdere tempo, ha iniziato a farle i complimenti sulla casa, sull’arredamento e pure su di lei. Insomma, una marea di chiacchiere per farle perdere tempo. Quel tempo necessario alla complice per svaligiare l’appartamento.
L’altra ragazza, infatti, che aveva trovato la porta dell’appartamento aperta, era nel frattempo entrata. Mentre la complice si trovava con l’anziana nel terrazzo, si era diretta rapidamente in camera da letto. Lì aveva trovato 10.000 euro in contanti. Poi, frugando bene, aveva trovato anche assegni e gioielli, dal valore di oltre 10.000 euro. Poi, afferrato il bottino, era scappata prima che l’altra finisse di chiacchierare amabilmente con la padrona di casa.
Pochi istanti più tardi, con una sincronia ormai data dall’esperienza, la donna che aveva suonato al campanello si è congedata dall’anziana. «Allora mi ero sbaglia, provo a vedere se è caduto in strada, altrimenti non fa niente. Mi scusi se l’ho disturbata e le ho fatto perdere tempo. Arrivederci».
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Lo choc
Inizialmente la donna non si è resa conto del furto. Poi, la scoperta. Ha quindi chiamato i figli, che hanno avvisato la polizia. La donna non voleva credere di essere stata derubata ed è rimasta sotto choc. Ma non si tratta di un caso isolato. Nella zona di Roma Nord le donne hanno colpito più volte. Ma si sono registrati colpi sia in zona Vescovio, ma anche a Montesacro e comunque andando ad agire in gran parte del III Municipio.
La truffa della postepay
Ma c’era anche la coppia che seguiva sempre i pensionati per riuscire a vedere quale fosse il loro codice pin del bancomat o della carta di credito. Era il sistema usato da due uomini, Giovanni Battista R. e Marian Larentiu C., arrestati recentemente per furto, truffa e ricettazione. Su di loro gli agenti del Commissariato Prati hanno iniziato a indagare dopo che un pensionato aveva presentato denuncia per aver subito il furto del portafoglio all’interno della stazione Cipro della metro.
Dopo il furto, qualcuno aveva iniziato a fare versamenti su una tessera Poste Pay utilizzando le sue carte di credito. Finora gli investigatori sono riusciti a risalire a 26 denunce, ma si sospetta che i casi di truffe possano essere molti di più. La tecnica utilizzata era semplice. Si seguiva la vittima, si vedeva quale pin utilizzasse e immediatamente si trasferiva il denaro.