“Parlano forte e chiaro i dati dal 1 ottobre 2020 al 21 ottobre 2021: analisi fatte (500 tra interne ed esterne), interventi chirurgici (26), ore di presenza di veterinari (2620) giornate di ricovero (236) cucciolate in allattamento (189), ore di lavoro dei tecnici veterinari (711) e spese per farmaci (15441,00). Dagli archivi del comune risulta ben evidente il divario con le gestioni precedenti – prosegue Albano – In soli 12 mesi si sono recuperati anni di abbandono e lassismo, con prestazioni sanitarie aumentate del 500%, nonostante le forti carenze strutturali e organizzative”.
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‘I cani non hanno mai avuto un’assistenza migliore di questa’. Gestione dei canili comunali, arriva la replica
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“I canili di Roma non hanno mai avuto un’assistenza veterinaria così strutturata ed efficiente come in questo ultimo anno”. A sostenerlo il dott. Maurizio
Albano, titolare dell’Abivet, che gestisce i canili di Muratella e Ponte Marconi. Il medico veterinario replica così alle accuse formulate ieri dalle associazioni ENPA e LNDC Animal Protection, che parlano di cani morti o sofferenti.
“A causa di ritardi delle precedenti gestioni, siamo stati a lungo impegnati nei controlli delle profilassi e prevenzione delle malattie infettive ed infestive, dando un’assistenza sia in termini qualitativi che quantitativi di tutto rispetto – spiega – E’ molto grave che vengano fatte girare notizie false, con storie vecchie di un anno e nomi e quadri clinici inesistenti (non risulta ad esempio nessuna necroscopia di Igor), dettate da probabile malafede o da ignoranza vera e propria”.
E’ evidente la manipolazione delle informazioni e le accuse di malasanità, riguardo la mancata assistenza di alcuni cani, sono solo maldicenze di persone che non hanno le giuste conoscenze mediche per comprendere il reale quadro clinico dell’animale. Ci dispiace che molte notizie vengano diffuse senza i dovuti controlli aumentando le fake news anche sulla pelle dei poveri cani ricoverati nei canili. Non temiamo alcun giudizio nelle sedi appropriate e il nostro legale sta valutando l’opportunità di una denuncia per diffamazione – conclude il dott. Albano – E’ davvero triste constatare che nel settore prendano troppo spesso il sopravvento interessi personali, con polemiche pretestuose, rispetto alla tutela e all’amore degli animali”.