Investe la moglie mentre fa retromarcia con l’auto, poi contattano l’assicurazione chiedendo il risarcimento e presentando i referti medici. L’incidente, secondo quanto riportato su Il Messaggero, sarebbe stato inventato, così come i documenti medici.
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L’incidente e il tentativo di truffa
Sono andati a Pompei per una vacanza che, però, non è andata proprio come immaginavano all’inizio: Massimo mette in moto la Fiat 600 ed effettua una manovra di retromarcia. Dietro l’auto però c’è la moglie Annarita. La donna viene investita e i due si recano subito in ospedale.
Presentano richiesta di risarcimento alla Groupama Assicurazioni e raccontano la loro versione dell’incidente: si è trattato di un momento di distrazione. Qualcosa però non torna e la procedura avviata dalla compagnia per l’accertamento del sinistro fa emergere alcune incongruenze.
Non erano presenti testimoni al momento dell’incidente e, inoltre, l’uomo ha dichiarato di non aver mai avuto altri sinistri anche se in realtà sarebbe rimasto coinvolto in dieci incidenti stradali. A quel punto i due sono stati denunciati con l’accusa di aver presentato documentazioni false per ottenere un profitto. Durante l’udienza preliminare è stata accolta la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Pietro Pollidori. I coniugi dovranno presentarsi in aula a settembre.
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