La famiglia di Alessia Piperno e tutta l’Italia stanno vivendo con il fiato sospeso in attesa di conoscere quali saranno gli sviluppi sulla sorte della travel blogger romana rinchiusa nel carcere di Evin Teheran dal giorno del suo compleanno, il 28 settembre.
La Farnesina ha contattato i governo iraniano
La Farnesina tramite il suo ministro, Luigi Di Maio, ha contattato il ministero degli Esteri iraniano per cercare di trovare una soluzione. Dopo la telefonata di Alessia alla famiglia, ormai diversi giorni fa, della 30enne romana non si hanno notizie sulle sue condizioni. Si tratta di dodici giorni pesanti per la famiglia Piperno in attesa di eventuali sviluppi.
Il portavoce del ministro degli Esteri: “Chi viene in Iran deve rispettare le regole”
Ed è stato il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kassari, a rompere il silenzio evidenziando come i cittadini stranieri che si trovano in Iran per lavoro o per turismo devono sottostare alle leggi del Paese. Un riferimento chiaro a tutti coloro che sono stati arrestati nell’ultimo periodo e, quindi, anche ad Alessia ritenuta colpevole di aver preso parte alle proteste per la morte di Mahsa Amini.
Il portavoce del Ministro iraniano è lapidario nel sottolineare, come riportato dall’Ansa: “L’Iran è un Paese sicuro per tutti i viaggiatori stranieri, nessuno verrà disturbato. Ma devono rispettare le nostre regole”.