Crollo del Globe Theatre, chiuse le indagini: il gestore rischia il processo. Il verdetto delle indagini riguardo il crollo della struttura teatrale di Villa Borghese, parlano “di un tetto logoro e che rischiava di crollare per mancanza di manutenzione”. Non solo però, in quanto i magistrati avrebbero sottolineato come “il gestore non avrebbe provveduto a mantenere la struttura in adeguate condizioni di stabilità e solidità, omettendo anche di provvedere e disporre le dovute attività manutentive”.
Chiuse le indagini sul crollo del Globe Theatre
Era il 22 settembre 2022, quando la scalinata del noto teatro di Villa Borghese crollò, causando il ferimento di 11 studenti. I giovani avevano preso la scala alla fine di uno spettacolo, per accedere all’uscita, quando questa d’improvviso cedette e li fece cadere giù. La scalinata era in legno, così come gran parte dell’arredamento in quel locale teatrale. Tutti i feriti, dovettero ricorrere a un ospedale per poter valutare le condizioni di salute dopo la gravosa caduta nel vuoto.
Oggi a rischiare il processo sul crollo del Globe Theatre, è il rappresentate legale dell’Associazione Teatri Roma (ATR). Per lui, ci sarebbe la duplice accusa di “crollo colposo, lesioni personali colpose e apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e intrattenimento”. Inoltre al gestore dell’epoca dei fatti, i magistrati contestano “il non avere provveduto a mantenere la struttura in adeguate condizioni di stabilità e solidità e l’aver omesso anche di provvedere e disporre le dovute attività manutentive della struttura e segnatamente della scala in legno”.
Le motivazioni del crollo secondo le indagini
Dopo mesi di perizie tecniche sulla struttura di Villa Borghese e indagini sulla dinamica dell’incidente, i magistrati si sarebbero concentrati sullo stato della scalinata in legno. In tal senso, avrebbero ravveduto come “la scala presentava chiari segni di logorio e fragilità con sfaldamento di alcune parti che determinavano il cedimento di punti di ancoraggio”.
Crollo Globe Theatre, l’inchiesta: ”Il teatro era abusivo e senza autorizzazione”