Se da una parte in alcune Regioni italiane i ricoveri sono in aumento e diversi territori rischiano il passaggio in zona gialla, dall’altra la campagna di vaccinazione sta procedendo e ora la ‘priorità’ è tutta rivolta verso i giovani, soprattutto quelli che da settembre dovranno ritornare a scuola. Questa volta, si spera, in presenza. “Il Comitato Tecnico Scientifico ha posto come obiettivo sufficiente quello di raggiungere il 60% degli studenti vaccinati prima dell’inizio delle scuole” – ha dichiarato il commissario per l’emergenza Covid-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo, a margine di una visita all’hub vaccinale di Senise, in Basilicata. “Vista la molto buona propensione di questa categoria a vaccinarsi, il pensiero è quello da dopo ferragosto di fare un piano per permettere ai giovani di accedere agli hub con corsia preferenziale, senza prenotazione – ha proseguito -. Lo faremo in tutta Italia”.
Ma per i più piccoli? La Società Italiana di Pediatria ha chiesto a gran voce un vaccino anche per i bambini, per difenderli dal virus e tutelarli.
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Vaccino per i bambini, l’appello dei Pediatri: “Il Covid continua a colpire i più piccoli, serve un vaccino’
“La società Italiana dei Pediatri avverte l’esigenza di beneficiare di uno specifico intervento di prevenzione vaccinale Covid19 per l’età pediatrica. In questo modo, si legge sulla pagina social, sarà possibile permettere di prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”. In effetti anche in Italia, come spiega la Sip, il Covid colpisce i più piccoli: il 5,5% dei casi (240.105) con 14 decessi riguarda la fascia d’età 0-9 anni, mentre il 10,0% con 16 decessi fa riferimento ai ragazzi dai 10 ai 19 anni.
Rivolgendo uno sguardo lontano, la situazione negli Stati Uniti sta preoccupando perché i contagi tra i più piccoli stanno aumentando, soprattutto a causa della variante Delta, quella che pare essere di maggiore trasmissibilità. “La variante Delta – come spiegano i pediatri americani – mette sempre più in pericolo la salute dei bambini, che occupano ormai il 19% del bollettino settimanale americano. Da inizio pandemia, 350 bambini sono morti a causa del Covid e milioni di minori hanno pagato un altissimo prezzo in termine di isolamento sociale, perdita di nonni e genitori, interruzione della scuola e delle attività educative in generale. Non si può più attendere”. L’obiettivo resta quello di accelerare e di approvare il prima possibile un vaccino anche per i più piccoli, così da coprire tutta la popolazione, senza far restare nessuno indietro.