Torna la baby prostituzione. Sgominato un giro di escort nella Capitale che agivano sotto l’egida di un 20enne: due anni di carcere.
Un giro collaudato. I rischi sembravano ridotti al minimo ma tutto è finito quando sono iniziate le testimonianze e i ricatti: la baby prostituzione assume nuovi tratti e diversi stilemi. Non è soltanto un’ottica del malaffare, ma sta diventando un vero e proprio meccanismo su cui – volendo – costruire un impero.
Lo sapeva bene il 20enne E.B., arrestato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Lui gestiva, all’Infernetto e non solo, un gruppo di escort – compagne di classe e amiche – per poi trattenersi parte degli introiti. Il problema è che spesso le situazioni erano compromettenti: gli “utenti” – per usare un eufemismo – venivano ricattati e ridotti all’osso. Tariffe da capogiro: accessori e beni di lusso. Regali e offerte che venivano sottoposti a “controllo” da parte del ragazzo, il quale si tratteneva parte (più della metà) degli incassi.
Ostia, giro di prostituzione tra ex compagni di classe
Baby prostituzione all’Infernetto: in manette un 20enne
Il giro di prostituzione della Capitale è variegato, ma il segreto di queste ragazze (e per alcuni il valore aggiunto) era la giovane età: 17-18 anni, massimo. La vita davanti e un aspetto più che desiderabile: questo era sufficiente a E.B. per annoverarle fra le sue ‘elette’. Feste, eventi e situazioni esclusive dove potevano dare il meglio. Non solo sul piano fisico e carnale.
Ufficialmente ragazze immagine, ufficiosamente molto di più. Repubblica parla di un viavai di denaro e beni materiali per migliaia di euro. Una delle tante piazze che faceva gola ai più grandi. Ora E.B. è assicurato alla Giustizia, ma il problema resta: il prezzo del lusso, spesso, è talmente elevato che per qualcuno i rischi passano in secondo piano.