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Come assumere colf, operai e camerieri dal 13 agosto 2022: cosa cambia

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Assunzioni, sono in arrivo delle novità a partire dal prossimo 13 agosto

Assunzioni, per i datori di lavoro non sarà più tanto semplice incrementare il proprio organico. Sono infatti in arrivo a partire dal prossimo 13 agosto, delle lettere di assunzione particolarmente complesse e difficili sia per chi deve compilarle sia per chi le riceve. Al loro interno infatti dovranno essere presenti ben 17 punti diversi, contenenti sia informazioni di base come quelle inerenti ad esempio alla sede lavorativa, sia informazioni circa l’eventuale variabilità degli orari lavorativi o dei cambiamenti di turno, la modalità di fruizione delle ferie e altro ancora.

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Assunzioni, cosa cambia dal 13 agosto? Le novità 

Com’è noto, attualmente, le specifiche richieste vengono sintetizzate facendo riferimento ai contratti collettivi di lavoro ma adesso, questa procedura non sarà più possibile. Alla luce di non ciò, non meraviglia che sono moltissimi i lavoratori che chiedono al Governo un rinvio della nuova normativa.

La novità è scattata con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 luglio, con il decreto 104/2022, noto come ‘decreto trasparenza’ e, dopo i canonici 15 giorni, diventerà operativo. Il provvedimento segue la scia di una direttiva europea e ha l’obiettivo di assicurare ulteriori tutele ai dipendenti intervenendo direttamente in tutte quelle situazioni in cui la mancanza di chiarezza circa le condizioni lavorative, mina i diritti del dipendente.

Sanzioni 

La nuova normativa che entrerà in vigore tra pochi giorni prevede inoltre multe salate per chi non rispetta gli obblighi: da 250 a 1.500 euro per ogni lavoratore. Le sanzioni si applicano anche nel caso di mancata risposta entro 60 giorni ai dipendenti già assunti che chiedono di ricevere le stesse informazioni. 

Chi coinvolge il provvedimento

La platea di persone interessate, coinvolte dal provvedimento è larghissima: si va dai lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato, determinato o a tempo parziale — compresi quelle della pubblica amministrazione e del settore agricolo — passando per i dipendenti con contratto di lavoro somministrato, intermittente, di collaborazione o di prestazione occasionale e arrivando infine ai marittimi e ai lavoratori domestici. Di fatto, pertanto, restano fuori solamente i lavoratori autonomi, i dipendenti pubblici che lavorano all’estero e i titolari di rapporti lavorativi che non superano le tre ore a settimana. 

Il paradosso

Particolarmente rilevante l’introduzione nel novero delle categorie di lavoratori interessati anche delle famiglie in quanto esse normalmente sono escluse dagli adempimenti più gravosi per golf, badanti o altri collaboratori. Al contempo però è  tuttavia innegabile la paradossalità della situazione: si arriva a ridosso del Ferragosto senza nessuna indicazione, circolare o modulistica che possa effettivamente permettere ai datori di lavori di adempiere all’obbligo.

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