Il colpo messo a segno nelle prime ore di ieri in via Tomacelli nel centro di Roma, ai danni del negozio Fendi presenta ancora tanti interrogativi. Uno dei tanti: come hanno fatto a individuare i cavi del sistema di allarme? La risposta che gli investigatori possono dare, allo stato attuale delle indagini, è che possa esserci stato un basista che ha indicato anche quale fosse l’ingresso migliore da cui farsi strada. Un’ipotesi che ancora non trova conferma. Perché l’unica certezza è che l’allarme non è scattato e i ladri hanno agito indisturbati portando via 100mila euro di borse.
Dalle immagini delle videocamere del negozio appaiono 3 uomini
Un furto lampo, che gli investigatori hanno potuto ricostruire, seppure solo in parte, grazie alle immagini delle telecamere a circuito chiuso dell’esercizio commerciale. In tre sono entrati hanno velocemente preso la merce e se la sono dati a gambe, facendo perdere le proprie tracce nel centro della città.
Sono entrati dalla porta principale utilizzando scalpello e giravite che la Polizia, intervenuta sul posto dopo le 8 di ieri, chiamata dal titolare del negozio, ha trovato sul posto. La scelta dell’ingresso dal quale entrare potrebbe, secondo gli investigatori, non essere stato scelto a caso. Non si esclude che ci fosse un basista che ha indicato quale fosse il punto migliore dal quale farsi strada per entrare. Una volta dentro hanno rubato tutto quello che hanno potuto e anche una Peekaboo in pelle di coccodrillo, un pezzo particolarmente pregiato, che da solo vale 30mila euro.
Un colpo veloce e pulito: solo uno scalpello e un giravite sul posto
Un ‘lavoro’ veloce e pulito. Poche tracce sulle quali indagare quando gli agenti delle Volanti del Commissariato Trevi sono intervenuti: il racconto del titolare, il portone divelto e l’ammanco: 29 borse portate via. Dei ladri nessuna traccia. La celerità con la quale hanno messo a segno il colpo e il sistema di allarme non funzionante, gli hanno consentito di allontanarsi indisturbati molto prima che il titolare potesse rendesi conto dell’accaduto.
Le attività nell’esercizio commerciale nella giornata di ieri sono state frenetiche, soprattutto i tecnici impegnati a capire come abbiano fatto a disattivare il sistema di allarme e anche lavori all’interno del tombino di fronte al negozio per ripristinare la fibra ottica e i cavi tagliati. Le indagini sono serrate, gli investigatori contano di stringere presto il cerchio sui tre malviventi ripresi dai video della boutique e non solo… I vicini negozi potrebbero aver immortalato altre immagini dei ladri. Frame che saranno preziosi per dare un nome ai delinquenti.
Roma, colpo da 100.000 euro nel negozio Fendi: rubate 29 borse