Caso Cirinnà. Era diventato il giallo dell’estate 2021 ed oggi a distanza di un anno dall’accaduto, la vicenda che vede coinvolta la senatrice del Pd e moglie del sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, continua a far parlare di sé. Al centro della scena la richiesta della Cirinnà che ‘batte cassa’ reclamando 24 mila euro in contati, somma — lo ricordiamo — che venne misteriosamente trovata all’interno della cuccia del cane dei due politici.
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Caso Cirinnà: la senatrice rivuole il denaro
‘Si trovava nella mia proprietà’ è questa la giustificazione utilizzata dalla senatrice che ora chiede indietro l’intera somma ritrovata all’interno della cuccia del cane a Capalbio in Maremma, in Toscana. La senatrice chiede pertanto adesso di avere indietro il denaro del quale, fino a questo momento ha detto strenuamente di non conoscere l’origine.
La Cirinnà non intenderebbe tuttavia accreditare l’importo sul proprio conto corrente bensì utilizzarlo per sostenere il Centro Antiviolenza Olympia de Gouges di Grosseto, struttura che fornisce aiuto e sostegno alle donne vittime di abusi e violenze.
Le indagini
Ma l’intento non convince il giudice. Come noto, l’inchiesta sulla provenienza del denaro — 48 banconote da 500 euro — è stata sì archiviata ma il magistrato ho chiesto la confisca dell’importo. Inizialmente la coppia — informata del misterioso ritrovamento durante dei lavoro effettuati in loro assenza dal figlio maggiore di Montino, Fabio — aveva ipotizzato che i soldi fossero stati lasciati nella cuccia da qualche banda di pusher della zona. Ipotesi questa che gli inquirenti hanno scartato subito in quanto, solitamente, chi compra la droga utilizza tagli di banconote da 20 o 50 euro.
La decisione del giudice
Un mistero che ancora non è stato svelato e proprio alla luce della sconosciuta provenienza del denaro, di fatto non si sa di chi siano i soldi, il giudice ha pertanto optato per la loro confisca. La Cirinnà dunque, diversamente da quanto richiesto non potrà appropriarsene.
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