Caro energia. L’aumento del prezzo dell’energia, dovuto al delicato quadro internazionale che stiamo vivendo, non smette di far preoccupare le famiglie che si trovano costrette a rimodulare le spese e talvolta anche a cambiare le proprie, quotidiane abitudini. L’imperativo di queste settimane e dei mesi a venire è risparmiare e cresce l’apprensione per l’arrivo delle prossime bollette in quanto i prospetti sulla cifra che si andrà a pagare sono tutt’altro che rosei.
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Caro energia: costi raddoppiati per il 2022
A parlare sono i numeri. Il costo del gas è letteralmente raddoppiato. In tre anni è infatti passato da 5088 euro del 2022 a 8673 del 2021, giungendo alle stime per il 2022-2023 che sono pari a 10610 euro. Questi i prezzi per un condominio che si riscalda attraverso l’uso di una caldaia centralizzata a condensazione. Dei costi davvero insostenibili per le famiglie e che, per forza di cose, impongono loro una rimodulazione delle spese e delle risorse, nonché una riduzione dell’orario di accensione dei termosifoni.
Se l’esempio citato prende in considerazione un sistema di consumo che usa una caldaia centralizzata a condensazione, le cose, sfortunatamente, non vanno meglio per coloro che usano sistemi di riscaldamento con caldaie elettriche a pompa di calore.
Le contromisure
Per far fronte alla problematica le aziende fornitrici di energia propongono delle offerte di luce e gas a tariffe convenienti ma da esse sono esclusi i condomini. L’attenzione delle aziende è, infatti, tutta rivolta ad imprese con garanzia di solvibilità. Talvolta però sono gli stessi condomini a mettere a punto delle soluzioni per affrontare le spese. Rientra tra queste, ad esempio, l’adozione di un tetto massimo di spesa per poter acquistare un certo numero di ore di gas e contrastare così il caro energia.
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I dati
A Roma, in base agli ultimi dati Istat per energia elettrica e gas le famiglie spendono mediamente il 71.1% in più su base annua per via degli aumenti registrati tra il 2021 e 2022. I dati sono tuttavia parziali in quanto non tengono conto dei rincari scattati nell’ultimo periodo. Rispetto a quest’ultimi per conoscere l’aumento del gas bisognerà aspettare il mese di novembre mentre quelli della luce sono pari al 59% nel mercato tutelato.
La situazione appare tanto delicata quanto complessa. Sta di fatto che, allo stato attuale delle cose, rivedere le proprie abitudini e i propri consumi appare come una delle poche scelte possibili, compiuta in nome di un’austerity di lontana memoria che negli ultimi tempi appare terribilmente attuale.
Cingolani”Per combattere il caro bollette sfruttare i nostri giacimenti”