Il Caro Benzina prosegue, ma l’allerta non spaventa le istituzioni: ok al calmiere dei prezzi, ma è stallo sulle accise.
Caro Benzina, la situazione è drammatica. Quello che ormai viene etichettato come un problema dal nome proprio, in agenda cerchiato di rosso, non può più essere procrastinato: la benzina arriva a 2 euro a litro, decisamente troppo per gli automobilisti che intendono chiarire una serie di aspetti, il primo riguarda l’esposizione del prezzo medio sui distributori.
Quello è arrivato con grande sollievo da parte dei più scettici, ma il problema è che l’energia diminuisce ma la situazione del carburante resta la stessa. Infatti i rincari energetici starebbero lentamente rientrando nei ranghi: non si può parlare di pericolo scampato, ma neanche pensare di essere come l’anno scorso.
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Caro Benzina, niente taglio alle accise: la situazione attuale
Dove saliva tutto senza soluzione di continuità. Il problema sono le accise, controversia su cui il Governo Meloni viene spesso attaccato: la risposta è che al momento non ci sarebbero le condizioni per intervenire. Niente taglio sulle accise, dunque, ma bene al calmiere dei prezzi: da quando? È la domanda che si fanno tutti, ma Salvini prova a rispondere – in qualità di Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture – senza giocare di rimessa: “Dobbiamo cercare di non lasciare indietro nessuno”, dice.
Qui, però, si rischia il blocco dei trasportatori: le mobilitazioni sono annunciate dopo l’estate. Nell’attesa di un agosto rovente che potrebbe passare con i consumi ridotti al minimo e i viaggi all’indispensabile, ma non sempre è possibile. Al nord i prezzi del pieno lievitano, mentre al centro si registra uno stallo ma i valori medi restano comunque alti.
Così come al sud. Uno Stivale “schiavo” dell’oro nero: il carburante è alla base della lotta per la sopravvivenza. Senza trasporti si blocca tutto: scenario drammatico da evitare e, se possibile, prevenire. Visto che i tempi d’attesa sembrano essere agli sgoccioli.