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Carabiniere ucciso a Roma, la telefonata di Brugiatelli al 112: “Mi hanno rubato la borsa, chiedono soldi”

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I Carabinieri di Roma hanno diffuso due audio relativi all’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.

Si tratta della telefonata fatta al centralino 112 dall’uomo che ha avvisato e fatto intervenire Rega e colleghi, con il cellulare di un passante, e quella fatta dall’operatore dei Carabinieri a questo cellulare.

Uno dei tanti punti oscuri di questa tragica videnda era proprio l’intervento dei due carabinieri della stazione Piazza Farnese. Da dove era partito? All’inizio erano state tante le ricostruzioni errate.

LA CHIAMATA AL 112: BRUGIATELLI INFORMATORE DI REGA?

A chiamare il 112, tramite il passante, è Sergio Brugiatelli, quello che i carabinieri ritengono essere un broker dei pusher che avrebbe accompagnato i due americani, ritenuti responsabili dell’omicidio di Rega, da uno spacciatore.

Quest’ultimo, in cambio di 100 euro, avrebbe dato loro una dose di aspirina invece che di cocaina. Gli americani se ne sarebbero accorti e avrebbero sottratto il borsello (con dentro un cellulare) a Brugiatelli per ripicca.

A quel punto Brugiatelli avrebbe chiamato sul suo cellulare e i due gli avrebbero chiesto soldi in cambio del borsello. Da lì la decisione di chiamare il 112, nonostante la sua presunta complicità con lo spacciatore. 

Questi i due audio:

Secondo FanPage.it Brugiatelli sarebbe stato un informatore di Rega, da qui la scelta di andare disarmato e il tragico finale.

LA RACCOLTA FONDI A FAVORE DEI FAMILIARI

Intanto l’Arma ha avviato una raccolta fondi per sostenere la famiglia di Rega. Qjueste le coordinate bancarie per effettuare il versamento: IBAN IT 11 T 01005 03387 000000002801, specificando nella causale “Donazione a favore dei familiari del vice brigadiere Mario Cerciello Rega.

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