Ennesima voragine sulle strade di Roma. Ieri l’asfalto ha ceduto in via Casilina, all’altezza di via Vibio Sequestre. La buca sospetta sulla carreggiata ha portato alla chiusura della carreggiata in direzione centro. Gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale sono intervenuti nella serata di ieri, 2 giugno, intorno alle ore 19:00.
Da ieri si procede con senso unico alternato nel tratto di Casilina coinvolto dalla chiusura
Casilina chiusa, la causa
La causa che ha provocato la voragine è da ricercare in una probabile rottura della condotta fognaria. Furiosi i cittadini, costretti a lunghe code in auto per raggiungere il centro di Roma. I residenti colgono l’occasione per mettere in evidenza le carenze del quartiere e dell’intera città. “È uno schifo totale, spazzatura per terra dappertutto, mobili, materiale di risulta. Erbacce, marciapiedi smantellati, sporcizia ovunque, sembra di stare in una capitale da terzo mondo”, commenta Filomena. Il confronto con il resto del mondo viene poi naturale. A Roma, dichiara Daniela, troppi cittadini sono sporchi. “Vicino a casa mia abbiamo un bidone per la carta, uno per la plastica e uno per l’indifferenziata. Il bidone della carta è rotto e senza coperchio. In questo ci buttano di tutto: dalle bottiglie di vetro all’indifferenziata, piuttosto che alzare il coperchio con il piedino e buttare il sacchetto nel posto giusto. Altrimenti la lasciano per terra”.
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La buca? Si può sopportare (qualche giorno). I rifiuti no
Ma c’è chi ribatte. “Quel che dici è vero, ma c’è da dire che il più delle volte i cassonetti sono strapieni e talmente sporchi che fa schifo toccarli… E i piedini sono sempre rotti. In 48 anni che abito a Roma, non ho mai visto lavare i cassonetti”. La stessa Daniela è costretta ad ammetterlo. “Concordo. Lavare i cassonetti? In 22 anni che abito a Roma mai visto”. Insomma, dalla buca, immediatamente si è passati al problema più sentito in zona, i rifiuti. Che possono anche tollerare la buca, ma solo per qualche giorno. Il tempo necessario alla riparazione. Ma non sopportano più il tanfo e la sporcizia. “Io ho visto poche città fuori dall’Italia, ma nelle poche in cui sono stata, ho visto lavare i cassonetti e perfino i semafori. I signori con i camioncini bianchi che dovrebbero essere di ausilio, raccogliendo e pulendo dopo il passaggio del compattatore, giocano con i telefonini in orario di lavoro, se tutti facessimo il nostro dovere invece di aspettare il 27, Roma sarebbe un gioiello!”, commentano ancora i residenti.
Quello che emerge, comunque, è la sensazione di un malcontento diffuso. Cittadini delusi, che speravano in un cambiamento che non c’è stato. Cittadini che non hanno visto i miglioramenti sbandierati, che hanno problemi con i trasporti pubblici, con la raccolta dei rifiuti, con le buche nelle strade. E che si chiedono come sia possibile che ciò che in qualsiasi altra città europea è la normalità, da noi sarebbe quasi un miracolo.
(foto di Giuliana Corsi)
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