È stato il caos ieri pomeriggio nel carcere minorile di Casal del Marmo. Un incendio in una cella, detenuti in rivolta e finanche un morso al braccio di un agente di polizia penitenziaria, mentre un altro è rimasto intossicato. I Vigili del fuoco sono corsi per spegnere il fuoco, mentre un’ambulanza ha portato in ospedale altri due agenti. Per sicurezza il padiglione è stato evacuato.
I disordini sarebbero nati dal vitto
Sull’accaduto è intervento Fns Cisl Lazio. ‘Un agente intossicato con prognosi di 6 giorni del pronto soccorso, un sostituto commissario morso al braccio sinistro, mentre altri due sono tutt’ora in ospedale. A creare subbuglio – chiarisce il sindacato – questioni legate al vitto. Attualmente vi sono 47 detenuti’. Ma a far insorgere la sigla sindacale è il fatto che ‘nell’istituto, l’Ipm di Roma di I° Livello non c’è un dirigente del copro di Polizia penitenziaria, ma un ispettore a comandare tale sede. Allo stato attuale non vi è assegnato un Comandante di reparto, tutt’ora vi è Un Direttore Penitenziario Reggente e oggi stesso è arrivato un vice Direttore’.
Nel carcere di Rieti i detenuti si sono rifiutati di rientrare in cella
Ma sono le carceri del Lazio ad avere criticità che si sono manifestate in diverse occasioni in questi giorni. L’Uspp Lazio ha evidenziato come ‘nel carcere di Vazia Rieti, che al momento della chiusura pomeridiana si sono rifiutati di rientrare nelle loro celle’. A favorire questo stato costante di tensione ci sarebbe un sovraffollamento. ‘La conta dei detenuti segna oltre 370 presenze ovvero il 128% in più, a fronte di un organico di circa 100 unità’. Grazie però ‘all’azione del comandante di reparto e della sorveglianza generale della Polizia Penitenziaria il tutto è stato riportato alla normalità, sapendo contenere i più facinorosi e facendo rientrare tutti nelle loro celle, prosegue la segreteria provinciale di Rieti’.
Nell’istituto penitenziario di Latina un detenuto è fuggito sui tetti
Intanto, però, anche nel Carcere di via Aspromonte Latina si sono registrati disordini. ‘Un detenuto – spiega ancora una volta l’USPP -, già autore dei fatti accaduti qualche giorno fa incendiario della propria cella, si è divincolato mentre era a passeggio, riuscendo a salire sul tetto della struttura inscenando una ipotetica evasione, fa sapere la segreteria provinciale USPP di Latina’.
Alla base di questi avvenimenti, secondo il sindacato ci sarebbe ‘non solo all’atteggiamento poco collaborativo dei detenuti, molti legati a problemi psichiatrici, altri proprio per problemi del comportamento e atteggiamenti minacciosi di cui in maggioranza stranieri che non hanno intenzione di rispettare, ma anche alle scelte scellerate di precedenti circolari del DAP con l’apertura sgangherata che hanno creato questo corto circuito all’ordine e sicurezza.
La richiesta di un incontro per parlare delle criticità nelle carceri
Una situazione che preoccupa per la quale, dopo un mese e mezzo di Stato di Agitazione, USPP Lazio ha chiesto e ottenuto ’dal Provveditore regionale sulla necessità di un confronto urgente sui tanti problemi che attanagliano la Polizia Penitenziaria del Lazio, che, come si dimostra anche oggi, rimane attenta e risolutiva alle gravi criticità che si presentano. Dopotutto bisogna dare atto che già con provvedimenti urgenti, lo stesso Provveditore ha ripristinato alcuni aspetti di gestione detenuti come l’alta sicurezza prevedendone la chiusura nelle loro stanze di pernottamento, seppur con qualche difficoltà dovuta alla carenza di Polizia Penitenziaria, sulla quale USPP Lazio sta ogni giorno rappresentando’.