Lo stato di decadenza e rovina in cui si trova ora il Bioparco di Roma ha allarmato e deluso molti dei suoi visitatori. Poche specie di animali presenti, un dubbio stato di pulizia e l’abbandono quasi totale dell’area giochi, hanno creato non pochi malcontenti tra chi ultimamente si è recato allo zoo.
Area giochi quasi in disuso
Fontanelle chiuse, erbacce e foglie secche a coprire la strada, transenne ovunque: questo è lo scenario a cui molti visitatori assistono giornalmente nell’area giochi del Bioparco di Roma. Molte le indicazioni di “lavori in corso”, ormai posizionate lì da tempo.
Eppure nessuna miglioria è stata apportata, e giorno dopo giorno la piccola area sembra sempre più abbandonata. Molte delle giostre presenti nel parco all’interno dello zoo sono inagibili. Pericolanti e senza dubbio pericolose, sono state chiuse al pubblico. Persino due bar presenti all’interno dell’area hanno le serrande sigillate. Il risultato finale? Un’area assolutamente non funzionale, all’interno della quale giocare può diventare rischioso: decisamente sconsigliabile per i suoi piccoli frequentatori. I clienti del Bioparco sono rimasti sgomenti e insoddisfatti da questo servizio approssimativo.
Abbandono e rovina in tutto il Bioparco
Sotto “accusa” non c’è solo l’area giochi del Bioparco. A quanto pare, anche il famoso Rettilario mostra un particolare stato di trascuratezza. Sembra che i rettili non siano i soli ospiti della nota struttura: molti esemplari di ratti sono stati avvistati all’interno delle gabbie. Nell’area dedicata alle tartarughe, i topi banchettano tranquillamente. Quasi come fossero lì per farsi ammirare, come tutti gli altri animali, i ratti pascolano indisturbati di fronte i vetri che li separano dal loro sbigottito pubblico.
Evitate le gabbie di avvoltoi e serpenti, i topi hanno trovato una fissa dimora tra le tartarughe e altri rettili per loro inoffensivi. Una tranquilla passeggiata al Bioparco si è trasformata per molte persone in un incubo da cui fuggire. Arrabbiati e indignati dalla totale noncuranza verso la conservazione del luogo, molti clienti hanno rinunciato a tornare ancora al famoso zoo.