Che siano le scarpe della Lidl vendute a un prezzo stracciato o quelle della Nike all’ultima moda questo non sembra importare. Perché se c’è una cosa, a quanto pare, certa è che gli assembramenti ci sono stati e continuano a esserci. Questa mattina una folla di adolescenti (e non solo) ha preso “d’assalto” il centro commerciale Euroma 2. In barba a tutte le restrizioni e a quel distanziamento sociale che da quasi un anno ci viene ripetuto come se fosse un mantra. Mascherine sì, ma ressa per acquistare l’ultimo modello delle sneakers della Nike. Sembra assurdo, eppure è quello che è successo questa mattina nel noto centro commerciale della Capitale. Tanti i giovani ragazzi in fila all’alba quando ancora il megastore aveva le saracinesche abbassate, tutti con l’unico obiettivo di accaparrarsi le scarpe.
E su questo c’è chi fatica a trovare un senso alle misure restrittive dell’ultimo Dpcm. Il Lazio, di fatto, è in zona arancione e tra le tante attività chiuse, bar e ristoranti possono lavorare solo d’asporto e con consegne a domicilio. Anche, ovviamente, nei centri commerciali. E questo significa che si possono creare lunghe code per acquistare l’ultimo modello della Nike, ma non si può prendere un caffè seduti al tavolo rispettando tutte le distanze. Le immagini parlano da sé; la logica nelle disposizioni, invece, sembra non reggere.