Bar e minimarket, continua la stangata agli esercenti che presentano irregolarità. La Questura di Roma ha chiuso un esercizio a Prati.
Roma ha deciso di contenere il numero di esercizi commerciali in vista dell’Anno Santo. L’avvento del Giubileo è un biglietto da visita importante per la Città Eterna che deve confrontarsi con numerose criticità da ottemperare. Le opere da portare a termine sono molte e il tempo è poco: le soluzioni ci sono, ma non è detto che tornino i conti e i tempi con l’urbanistica.
La Capitale è un cantiere aperto, ma l’importante è agire con ordine. Il primo punto, dopo la pedonalizzazione delle strade, resta l’ordine in strada. Non solo per una questione di viabilità, il riferimento è a tutto quel vulnus di bar e minimarket da regolarizzare e mettere a norma. Dopo la pandemia c’è stata un’esplosione di attività commerciali e minimarket che va definita: serve un nuovo ordine. Tradotto: tutto ciò che risulta essere irregolare va chiuso.
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Bar e minimarket, chiuso un esercizio commerciale a Prati: il motivo
Questa mannaia serve anche a dare una dimensione nuova all’interno dei Municipi, per non restituire l’impressione di una “città-imbuto” con attività che presentano troppa concorrenza da non riuscire a gestirla. Quindi è scattata da qualche settimana la manovra che impone alla Questura di Roma e non solo di aprire gli occhi: numerose in queste settimane le attività sotto controllo. Di recente la Divisione della Polizia Amministrativa della Questura di Roma ha chiuso un’attività commerciale in zona Prati.
Il motivo: somministrazione di alcolici a minorenni e 4 lavoratori privi di regolare contratto, pertanto il Questore ha sospeso la licenza alla proprietaria per 15 giorni disponendo la relativa chiusura dell’esercizio commerciale, con tanto di affissione del cartello: “Chiuso con provvedimento del Questore di Roma”. La situazione resta invariata fin quando non saranno ottemperate le mancanze sul piano burocratico e commerciale.
