Che a Roma ci siano più ratti che romani, sembra un dato di fatto, visto che gli esperti sono certi che se ne contano circa 10 milioni, ma che i topi siano di casa al Vaticano è una notizia che sconvolge non solo i turisti, ma i cittadini della Capitale. Sta di fatto, però, che i roditori sono abituati a convivere con gli esseri umani e non hanno paura di andare in giro anche in pieno giorno, quando le strade della città sono affollate.
Vanno liberamente in giro anche intorno al Vaticano tra turisti e romani
Ogni cavità, caditoia, buco di scarico, l’incavo di un albero, sono tutti posti buoni per i ratti nei quali allestire ‘casa’. Ed è così che scorrazzano liberamente anche nelle aree situate nei dintorni della Santa Sede del tutto incuranti del gran numero di presenze. Ma se gli animaletti non temono l’uomo, quest’ultimo ha grande paura dei primi, non fosse altro che per questioni igienico-sanitarie.
La paura di residenti, commercianti e visitatori
Ed è così che a fronte di topi che girano sui marciapiedi e spuntano dai cassonetti, i residenti temono di uscire anche a fare una passeggiata e alcuni commercianti si vedono costretti a chiudere le proprie attività anche prima dell’orario di chiusura. La paura è tanta, al punto da aver cercato di sensibilizzare anche gli appositi uffici del Comune. D’altro canto sono tante le malattie che possono essere trasmesse dai topi, la più nota è la leptospirosi, ma ci sono anche la peste, la rabbia e la salmonellosi. Al momento, però, si tratta di un problema persistente che sembra ancora lontano dall’essere risolto.
Il caldo avrebbe favorito questa prolificazione
Gli esperti ritengono che questa prolificazione di ratti dipenda anche dalle condizioni climatiche. Non solo i rifiuti che tanti addebitano a questa presenza, ma soprattutto il caldo grazie al quale questi animaletti trovano le giuste condizioni per vivere al meglio, sfruttando forse anche l’abbandono indiscriminato di spazzatura che li aiuta nel sostentamento.