I giardini e le ville romane ospitano da qualche tempo degli inquilini esotici. Sempre più persone segnalano in questi giorni la presenza di serpenti nel verde della Capitale, un fatto che sta incuriosendo e al contempo preoccupando, con appelli nei comitati di quartiere e agli esperti su come trattare gli animali.
La segnalazione dalla Laurentina
L’ultimo avvistamento è di pochi giorni fa nel quartiere Selvotta-Roma, sulla Laurentina, dove un uomo ha raccontato di aver trovato un rettile tra le piante di casa che girava indisturbato. “Ho questo ospite in giardino, che devo fare?”. Tra lo stupore degli utenti, i romani cominciano a convivere con il biacco, una specie tendenzialmente innocua per l’uomo, ma di cui si registra un aumento esponenziale a Roma e che merita per questo attenzione. “Anche io l’ho avuto in giardino”, racconta un’abitante del quartiere, “Sono abbastanza aggressivi. Ha morso la coda della mia gatta. Non uccidetelo però”, aggiunge, “è indispensabile per il nostro ecosistema”.
Biacco e serpenti nella Capitale: il parere di esperti ed ecologisti
Sulla tutela della specie concordano anche zoologi e animalisti, che hanno segnalato il fenomeno chiedendo una maggiore attenzione da parte delle amministrazioni locali. Tra queste per esempio l’associazione EARTH ODV. “Oramai sono quotidianamente decine le chiamate che arrivano all’associazione EARTH ODV per serpenti che si rifugiano dal caldo cocente in scuole, fabbriche, uffici ed abitazioni a Roma. Il numero dell’associazione viene fornito dal 112, dai carabinieri e dalla polizia locale“, racconta la presidente Valentina Coppola.
Tra le zone soggette ad avvistamento, l’ultime segnalazioni riguardano un biacco che aveva trovato riparo negli spogliatoi di un campo di calcio in zona Castelnuovo di Porto. Alcune persone hanno tentato di scacciarlo con un bastone. Un altro caso riguarda la zona dell’VII Municipio, dove i cittadini avrebbero avvistato un rettile all’interno del Parco di via Malfante, nella zona dell’Appia.
Biacco e vipera: attenzione a distinguerli
Se il biacco è innocuo per la nostra salute, l’indice di pericolosità cambia invece con le vipere, molto diffuse nelle zone di campagna ma non è escluso possano comparire anche nei parchi o nelle siepi. Il noto zoofilo Andrea Lunerti ha spiegato a Il Messaggero: “Attenzione alla rapidità del morso della vipera: è fuori dalla portata umana. Se conficcati nella pelle dell’uomo difficilmente riescono a sganciarsi. Il pericolo, oltre all’avvelenamento, è rappresentato dalle infezioni batteriche perché questi rettili si nutrono di topi”. L’importante, in entrambi i casi, è agire sempre in sicurezza e non compiere gesti azzardati.