L’ex capo di gabinetto del sindaco Roberto Gualtieri, Albino Ruberti, è ritornato nuovamente sulla scena. Ora, infatti, come riporta anche l’edizione romana di Repubblica, è il nuovo vice presidente di Acea Ato2, la società operativa del Gruppo Acea che gestisce il servizio idrico integrato nel Lazio centrale. Il consiglio di amministrazione, infatti, doveva essere rinnovato, e uno degli otto componenti doveva essere individuato proprio da Città Metropolitana.
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Albino Ruberti ritorna a fare il dirigente pubblico
“Dall’esame dei curricula dei candidati, previa istruttoria del competente Ufficio amministrativo sul possesso dei requisiti soggettivi previsti dal Bando e dalla vigente normativa in materia e sull’osservanza delle prescrizioni di cui all’Avviso pubblico di cui trattasi, il Sindaco metropolitano ha individuato il rappresentante in seno al C.d.A. di Acea Ato 2 s.p.A., nella persona di Albino Ruberti” – così si legge, nero su bianco, nella proposta di delibera del Consiglio metropolitano che, appunto, lo ha in questo modo indicato come vice presidente. Insomma, quello di Ruberti è stato il miglior curriculum individuato.
Il ritorno dopo il video choc
E questo ovviamente, avrà ripercussioni anche sulle sue entrate. Di fatto, avrà un compenso di 30mila euro lordi l’anno e poi potrebbe anche approdare al vertice di Risorse per Roma, dal momento che l’amministratore unico Simone De Santis è dimissionario. Inutile dire che il compenso annuo, in questo caso, potrebbe aggirarsi intorno ai 90.000 euro. E, inoltre, i due incarichi potrebbero andare anche parallelamente, in contemporanea. Ipotesi a parte, la certezza è che Ruberti riprende dunque il suo ruolo di manager nella pubblica amministrazione, un ruolo che, ricordiamo, era stato bruscamente interrotto a seguito della diffusione di un video – da parte de Il Foglio – nell’agosto dell’anno scorso, in cui veniva immortalato in una furiosa lite a Frosinone. Fra i testimoni oculari c’era anche Francesco De Angelis, ex assessore regionale. Alcune frasi di Ruberti avevano creato un certo sconcerto, non solo Gualtieri, ma anche l’ex segretario Enrico Letta. Secondo i presenti, il motivo della lite sarebbe stato di natura calcistica. Frasi scioccanti a parte, però, dirigenti, consiglieri comunali e regionali del Pd hanno ricordato anche pubblicamente la sua “indiscutibile capacità di fare il suo lavoro”.
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