È il 26 giugno quando una ragazza, una studentessa francese di 21 anni, decide di recarsi nel parco di Villa Celimontana per trascorrere del tempo sul prato a leggere un libro. Poco tempo in serenità, quando le si avvicina un 26enne marocchino che tenta immediatamente un approccio. Poi l’approccio si trasforma in violenza. Individuato pochi giorni fa dai carabinieri di Piazza Dante, è stato arrestato.
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Il tentativo di approccio sessuale, poi il pedinamento fino a casa
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti la studentessa si trovava nel parco sul colle Celio, intenta a leggere un libro. Uno sconosciuto le si è avvicinato e in pochi istanti le ha messo le mani addosso nel tentativo di un approccio sessuale. Lei, basita, gli avrebbe rifilato un ceffone, ma il marocchino non ha desistito e ha cercato ancora di baciarla. A quel punto la ragazza è scappata, fino all’uscita del parco, nel tentativo di trovare rifugio. Immediata allora la corsa verso casa, abbastanza vicina al parco. Ma l’uomo l’ha seguita per tutto il tragitto, è riuscito ad entrare nel condominio e si è messo a bussare forte alla porta dell’abitazione. Dopo un bel po’ di tempo il marocchino ha desistito, ma in quei frangenti la giovane si è resa conto che l’aggressore ora conosceva il luogo del suo domicilio. Così avrebbe potuto controllare i suoi spostamenti, seguirla ancora e raggiungerla in ogni momento.
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L’identikit e poi l’arresto
Allora l’unica cosa da fare è stata rivolgersi alle forze dell’ordine. La studentessa ha deciso così di denunciare il suo aguzzino. Una volta in caserma ha aiutato i militari a costruire l’identikit dell’uomo e lo ha fatto arrestare. Gli agenti della stazione di piazza Dante, anche con l’ausilio delle numerose telecamere presenti in zona, sono riusciti a rintracciare il 26enne. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, Gabriella Fazi, ha poi convalidato il fermo.