Si è seduta sul sedile della metropolitana ma si è resa subito conto che c’era qualcosa che non andava. Protagonista della vicenda una donna che è poi andata in ospedale, dov’è stata medicata e dimessa con dieci giorni di prognosi. Successivamente, a seguito dei fatti, è stata anche operata. Nel momento in cui si è seduta, la signora ha avvertito una forte bruciore. Probabilmente si sarà trattato di un errore, qualche goccia di solvente usato per la pulizia dei convogli è caduto inavvertitamente sui sedili, ustionandola.
Roma, nella Metro A si viaggia a 15 chilometri orari: le rotaie sono troppo vecchie
L’acido sul sedile e l’ustione
I fatti sono avvenuti lo scorso 14 giunta nella stazione della metropolitana A di Roma, alla fermata di Porta Furba. È mattina presto, sono circa le 7, e come ogni giorno, la donna era in metro per recarsi al lavoro. Tuttavia, una volta seduta ha avvertito subito un forte bruciore: “Mi sono seduta sulle sedie presenti sulla banchina in direzione Termini. Era bagnato, pensavo fosse solo acqua e mi sono alzata. Poco dopo però la “pelle ha iniziato a bruciare sempre più forte. Poi mi sono accorta che i miei glutei erano completamente neri ed ho capito che mi ero ustionata”, racconta la donna.
L’operazione e la denuncia
A seguito dei fatti si è poi recata all’ospedale Vannini, qui è stata medicata e dimessa ma la sua disavventura non è, purtroppo, finita. Infatti, alcuni giorni dopo la donna si è recata al Sant’Eugenio in quanto le ferite non si rimarginavano. Al nosocomio le è stato detto che avrebbe dovuto essere operata per un trapianto di pelle, previo il prelievo di tessuti dalla coscia. Tuttavia, prima del ricovero, la signora ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri così da andare in fondo alla vicenda e di scoprire la verità.
Le indagini
In convalescenza, le indagini da parte delle autorità sono tuttora in corso ma al momento, l’ipotesi più probabile è che l’acido presente sul sedile fosse un solvente usato per le pulizie, caduto per errore da un contenitore di plastica. Errore che, certamente, la donna protagonista di questa vicenda non dimenticherà tanto facilmente.