La Basilica di San Pietro è una delle mete turistiche più gettonate da stranieri, ma anche italiani. Non si può visitare Roma senza fare una capatina a San Pietro per vedere direttamente l’immensità di una struttura che si estende su una superficie ei 23mila metri quadrati. A parte la storia, quella resa nota dai libri, ci sono alcune indiscrezioni che in pochi conoscono.
La Basilica più grande al mondo
Viene indicata come la basilica più grande al mondo per le sue dimensioni, estendendosi per 23mila metri quadrati, ma anche per l’immensità della storia che essa racchiude e per l’importanza che essa ricopre per il cattolicesimo. Nonostante l’attuale costruzione sia stata realizzata nel ‘500, poggia sulle fondamenta di una chiesa più antica. Bisogna tornare molto indietro nel tempo per riuscire a ripercorrere la storia di questo monumento. La Basilica di San Pietro è stata, infatti, eretta su una basilica cristiana fatta costruire dall’imperatore romano Costantino nel IV secolo.
Cosa c’è sotto l’altare maggiore
Il primo edificio era adiacente all’antica necropoli nella quale si ritiene fosse stato sepolto San Pietro e che oggi è diventata la base dell’attuale chiesa nella quale l’altare maggiore coincide con la tomba del Santo. E con il passare del tempo sono state sommate altre strutture, anche se la curiosità circa la presenza della tomba di San Pietro è stata sempre tanta, sedata solo nel 1940 quando a seguito di scavi è stato trovato il punto in cui fu sepolto.
La Cupola
Tutti sanno che la cupola è frutto del progetto di Michelangelo che vi lavorò fino al suo ultimo giorno di vita e fu Giacomo della Porta colui che portò a compimento l’opera. Una struttura imponente che sovrasta la città stessa e dalla quale è possibile godere di un panorama a 360 su Roma. Ha un diametro di 42 metri e rappresenta l’espressione di un periodo di passaggio avendo chiari i segni di un’architettura rinascimentale e barocca.
La piazza
Un altro elemento fondamentale della Basilica è proprio la piazza. Un progetto, quest’ultimo affidato al Bernini che ha cambiato completamente l’assetto urbanistico della zona che fino a quel momento era la ‘Spina di Borgo’ caratterizzata da un agglomerato urbano a forma triangolare con edifici estremamente vicini uno all’altro e stradine strette che li separavano. Un impianto che, però, impediva la vista su San Pietro che il Bernini volle modificare.
Alcune curiosità
Singolari sono le illusioni ottiche che le 284 colonne fatte realizzare dal Bernini provocano: se ci si muove al loro interno sembrano avvicinarsi o allontanarsi, mentre se ci si posiziona al centro sembrano scomparire dietro una sola. E ponendosi in posizione frontale verso la facciata si può avere la sensazione che le colonne abbiano colori differenti una dall’altra. E volendo restare in tema di curiosità bisogna sapere che sotto la navata centrale ci sono le Grotte Vaticane che non sono niente altro che lo spazio tra la nuova basilica e quella realizzata per volontà di Costantino.