Quasi 100 panetti di hashish in auto: pusher sorpreso dalla Polizia. Lo spacciatore ha provato a fuggire aggredendo gli agenti ma è stato bloccato e arrestato. Il fatto.
Lo hanno visto fermarsi in una stradina senza uscita e iniziare ad armeggiare attorno al veicolo. Così gli agenti del commissariato Romanina, impegnati in un servizio di controllo del territorio in borghese, hanno deciso di procedere con un controllo: e i sospetti si sono rivelati fondati. In quella macchina c’erano infatti circa 10kg di sostanza stupefacente.
98 panetti di hashish nella macchina: pusher aggredisce poliziotti a Roma
Nello specifico gli agenti hanno visto l’uomo, a bordo di un’utilitaria, fermarsi in una strada chiusa come detto. Una volta sceso dalla macchina il conducente ha iniziato ad armeggiare all’interno del portellone posteriore, all’altezza del fanalino: avvicinatisi per capire cosa stesse facendo, gli investigatori hanno visto dei panetti di hashish dentro una busta aperta, poggiata sul pianale.
A quel punto si sono qualificati e, per tutta risposta, l’uomo, 38enne romano, gli si è scagliato contro. Armato di cacciavite, lo stesso che stava usando dentro l’auto, ha iniziato a tirare calci e pugni per cercare di fuggire, non riuscendo però nel suo intento. I poliziotti, alla fine, hanno avuto la meglio e l’uomo è stato definitivamente bloccato.
Il sequestro di droga
Ebbene, a seguito degli accertamenti è emerso che nella macchina c’erano ben 94 panetti di hashish e altri 4 nascosti in un vano artigianale ricavato nella carrozzeria dietro al fanalino. Circa 10 i chili di droga recuperati e sequestrati. L’uomo, inoltre, nella tasca della giacca, aveva anche la somma di 1.000 euro.
Altri 7 arresti nella Capitale nelle ultime ore
Ma lo spacciatore non è stato l’unico a finire in arresto. La Polizia infatti, in altre zone di Roma, ha fermato altre 7 persone nelle ultime ore per i reati di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti. Diverse le dosi di sostanza stupefacente sequestrata tra tra cocaina, hashish, crack e marijuana (per circa 1kg complessivo), oltre a 4.555 euro.
Scoperta “casa dello spaccio”
Sono stati ad esempio gli investigatori del commissariato Colombo, in seguito ad appostamenti e pedinamenti protratti per qualche giorno nella zona di competenza, a notare dei movimenti sospetti intorno ad un palazzo. Individuata l’abitazione nella quale viveva un 31enne, che era stato visto frequentare ragazzi dediti all’uso di hashish, i poliziotti si sono fatti aprire la porta con una scusa e, avvertito subito un forte odore di quella sostanza, hanno perquisito l’appartamento scovando, nella camera da letto, 3 panetti di hashish per un peso complessivo di 40 grammi, un barattolo di vetro contenente 8 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento delle dosi e, dentro la tasca di un giubbotto appeso nell’armadio, 2.000 euro. Dentro un armadietto in balcone era invece nascosto 1 involucro sottovuoto di 500 grammi di cocaina.
Pusher pendolare tra Albania e Italia fermato a Roma
Gli agenti in borghese del XV Distretto Ponte Milvio, invece, durante un normale servizio di pattugliamento, hanno fermato un’auto e controllato il conducente: il ragazzo, un 26enne di origini albanesi, è apparso subito nervoso e ai poliziotti non sono sfuggite delle banconote arrotolate nascoste nella tasca della portiera ed altre invece cadute sul tappetino. Da accertamenti è risultato che il giovane era stato controllato spesso alla frontiera marittima tra Italia ed Albania: approfonditi gli accertamenti, gli investigatori hanno trovato nell’auto diverse dosi di cocaina e 675 euro dei quali lo straniero non ha saputo dare contezza.
Gli altri arresti
Infine altri 5 uomini sono stati tratti in arresto. Si tratta di un 46enne ed un 36enne entrambi romani, un 20enne di origini marocchine ed altri 2 romani di 36 e 59 anni, fermati rispettivamente dai poliziotti del commissariato Esquilino i primi 2, da quelli della sezione Volanti il terzo e da quelli del IX Distretto Esposizione gli ultimi 2, in quanto trovati in possesso di hashish e cocaina e crack. Il Pubblico Ministero ha chiesto ed ottenuto, dal Giudice per le indagini preliminari, la convalida degli arresti effettuati.
